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Triton Main Event, vince il ricco amatore Vaskaboinikau per $4,7M

L'epilogo del Main Event delle Triton Super High Roller Series in Montenegro ci dice tanto sul concetto di bankroll. Il vincitore, sostanzialmente uno sconosciuto per il grande poker, porta a casa la sontuosa cifra di 4,7 milioni di dollari, ma confessa candidamente che si tratta di soldi che non gli cambiano la vita. Del resto, parliamo di un torneo da 125.000$ di buy-in, e affrontarlo significa comunque poterne sopportare la perdita senza alcun problema. Così, Mikalai Vaskaboinikau si è lasciato alle spalle un final table di avversari agguerriti tra cui sua maestà Phil Ivey, infine quarto proprio per mano sua. Ma riavvolgiamo il nastro.

Triton Main Event Montenegro: Ivey 4°, vince l'amatore per $4,7 milioni

Sono stati ben 171, i buy-in (da 125.000 dollari ciascuno) pagati nel Main Event delle Triton Super High Roller Series in corso al Maestral Resort di Budva, in Montenegro. Di questi, 102 sono ascrivibili a giocatori unici, mentre 69 sono stati i rientri. Già questi numeri indicano chiaramente che stiamo parlando di un poker non per comuni mortali, e infatti il final table è un misto di ricchi imprenditori e abituali frequentatori di Super High Roller, come Phil Ivey, Bryn Kenney e Aleksejs Ponakovs.

Il cinese Wai Kin Yong era chipleader con circa 70bb davanti a Ponakovs e Ivey, mentre il futuro vincitore partiva da 25bb. Il ruolo di short del tavolo spettava a Elizabeth Chen, anche l'unica donna qualificata, la cui presenza tuttavia era davvero fugace: coinflip 88 vs KQ perso con Phil Ivey e per lei la festa finisce.

Tocca quindi al n.1 nella All Time Money List, Bryn Kenney, che esce dominato contro Yaroshevskyy (99 vs TT e nessuna sorpresa dal board).

Il torneo cambia quando il chipleader Yong sbatte per due vlte consecutive contro Vaskaboinikau: prima AQ vs KQ per il double up, quindi QQ vs TT e un dieci grande come una casa a comparire sul river.

Si rimane in sei, con premi tutti a sei zeri. La differenza tra sesto e primo posto rimane tuttavia ampia, ben 3,7 milioni.

Il bielorusso è in totale trance agonistica e butta fuori anche Samuel Ju, KK vs QQ.

Stack più corti, margini ridotti: paga Ivey

Si assottigliano gli stack e i margini di azione scendono. Questo non gioca sicuramente in favore di un talento come Phil Ivey, ma il prossimo a uscire è uno sfortunato Igor Yaroshevskyy, che viene scoppiato da Ponakovs (Q9 vs J9 e J al flop).

Tocca quindi proprio a Phil Ivey farsi da parte, in una serie di colpi difficilmenete parabile. Prima trova colore con q 10 sullo stesso board in cui Vaskaboinikau ha centrato quello nuts con a 8 . Poi, rimasto short, cade sempre per mano del bielorusso che lo domina, AK vs A8 e board che non cambia gli equilibri.

Considerando talento ed esperienza, il lettone Ponakovs sembra il favorito tecnico quando si rimane in tre, anche se i suoi 34 bigs sono nettamente inferiori ai 56 vantati dal chipleader bielorusso, con Kaladjurdjevic short a circa 16. Tuttavia quest'ultimo trova il raddoppio contro il chipleader, e così fa anche Ponakovs che si rilancia dopo essere rimasto a sua volta short. Il gioco si chiude un po', anche per la notevole pressione ICM.

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Ponakovs si salva contro scala reale, ma poi esce comunque

Il lettone si salva in una mano spettacolare contro Kaladjurdjevic, in cui lui gioca con k k e il montenegrino con a a . Sul flop 10 j q Kaladjurdjevic fa una piccola puntata e Ponakovs chiama, e così avviene anche per il 2 al turn. Sul river esce però un poco meno che disastroso k , che consegna il set di K a Ponakovs e la scala reale a Kaladjurdjevic. Il board piuttosto inusuale e pericoloso induce Aleksejs alla prudenza e stavolta riesce a salvarsi. Poi è infine il chipleader a eliminarlo, A4 vs KJ e tanti saluti dal board.

Heads up lampo e payout tavolo finale Triton Main Event

L'heads up si presenta con 44bb per Vaskaboinikau e 9 per Kaladjurdjevic, con il nuovo livelli che sta per arrivare. Si finisce così ai resti alla prima mano, e i 66 di Vaskaboinikau si confermano buoni contro il J2 del rivale.

Dejan Kaladjurdevic esce così sconfitto ma solo per quanto riguarda il trofeo: il giocatore torna a casa con più di 3 milioni di dollari di profitto, entrando nella storia come il primo montenegrino a partecipare a un evento Triton SHRS e, ovviamente, anche il primo ad andare a premio e a qualificarsi per un tavolo finale.

Tavolo finale del Triton Super High Roller Series Main Event che finisce pertanto così:

POSIZIONE FINALENOME E COGNOMENAZIONEPREMIO
1MIKALAI VASKABOINIKAUBELARUS$ 4.737.000
2DEJAN KALADJURDJEVICMONTENEGRO$ 3.196.000
3ALEKSEJS PONAKOVSLATVIA$ 2.200.000
4PHIL IVEYUSA$ 1.795.000
5IGOR YAROSHEVSKYYUKRAINE$ 1.430.000
6SAMUEL JUGERMANY$ 1.098.000
7WAI KIN YONGMALAYSIA$ 800.000
8BRYN KENNEYUSA$580.000
9ELIZABETH CHENCHINA$478.000


Le parole del vincitore: "4,7 milioni? Non mi cambiano la vita"

Parlando della sua vittoria, Mikalai Vaskabonikau ha detto "è davvero grandioso, avevo delle buone sensazioni su questo torneo già da qualche mese e ho messo il pensiero di vincere tra i miei sogni."

Pokeristicamente, il bielorusso è una totale new entry. Di lui si sa solo che è un facoltoso imprenditore, non sono note le dimensioni del suo business ma si possono immaginare da quanto afferma circa il premio. "Non è di quelli che mi cambiano la vita, ma sono molto felice di averlo vinto".

Immagine di copertina: Phil Ivey (repertorio)

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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