Colpo di scena nell'ambito della scommessa fra Daniel Negreanu e Phil Ivey contro il resto del mondo: il denaro complessivo che i giocatori avrebbero scommesso contro di loro si aggirerebbe attorno ai 250.000 dollari, e così lo statunitense ha deciso di comprare tutta l'azione. I termini della prop bet rimangono insomma identici, ma a rischiare soldi adesso è soltanto Phil Ivey.
A rivelarlo è stato lo stesso Daniel Negreanu a Remko Rinkema, giornalista a cui giusto nei giorni scorsi ha rilasciato una lunga intervista. Non è stato chiarito come mai Ivey abbia deciso di accollarsi l'intero rischio nonostante la scommessa "in coppia", ma è probabile che questo sia dipeso in larga parte dalla somma in ballo, minore delle loro aspettative.
Come ricorderete infatti i due si erano detti pronti a raccogliere azione fino ad un milione, ma evidentemente un Phil Ivey motivato da grosse somme in ballo fa paura a molti. Per questo motivo, le scommesse sono sì arrivate - in molti pensano che in ogni caso sia profittevole - ma non nella misura in cui si attendevano, ed oggi è l'ultimo giorno per raccogliere il denaro.
E' probabile quindi che i due si siano guardati in faccia ed abbiano deciso che 125.000 $ a testa non fosse una somma che li motivasse a sufficienza: potrebbe suonare come una frase stonata, ma se pensiamo che entrambi pagano senza battere ciglio cifre superiori per sedersi ad un torneo ecco che non la è più così tanto.
Un braccialetto vinto da Daniel Negreanu farebbe quindi vincere solamente Ivey, mentre il canadese in ogni caso non ci rimetterà né potrà guadagnarci un soldo, almeno per quanto riguarda questa prop bet che pure ha largamente sponsorizzato. Phil in questa situazione, che non ha commentato direttamente, appare piuttosto a suo agio: mal che vada avrà perso 250.000 $, somma importante anche per lui ma che può permettersi di pagare senza particolari sforzi.
Ecco che allora quella massa di denaro sarà per lui un incentivo ad andare fino in fondo: questo non basterà ad irretire le carte al punto da annullarne la varianza, ma sappiamo che un lupo affamato faccia sempre un po' più paura.