Poker liveNon avrà vinto l’EPT Sochi 2018, ma Viktor Shegai si è reso protagonista di una delle mani più belle ed emozionanti del torneo, prendendosi una piccola (ed anticipata) rivincita su Arseniy Karmatskiy, il connazionale che di lì a poco gli avrebbe negato il trionfo.
I due si sono sfidati durante il final table del torneo, ben prima di ritrovarsi faccia a faccia. La mano in questione è durata oltre dieci minuti, per buona parte dei quali Karmatskiy ha provato a capire se Viktor Shegai fosse sincero oppure no…
Small blind vs big blind
Da small blind, Viktor Shegai apre il gioco con A 6 , rilanciando a 400.000 (con i bui a 80.000/160.000). Da big blind, Arseniy Karmatskiy spilla A 9 e decide di controrilanciare a 1.060.000, forte di uno stack molto più grosso rispetto all’avversario.
Shegai ci riflette per un po’, prima di appoggiarsi e vedere il flop: A 5 8 . Su un pot che vale già 2,2 milioni di chip, entrambi i player fanno check pur avendo la top pair – sebbene accompagnata da un kicker non certamente clamoroso.
Turn e river, ecco i botti
Al turn, un 3 , Viktor Shegai rompe gli indugi e punta 1.500.000, praticamente tre quarti del pot. Il suo avversario chiama, e il river è un 4 che completa anche ipotetici progetti di colore o di scala – anche se entrambi poco probabili.
Shegai sorprende tutti annunciando l’all-in, cioè circa 5 milioni di chip su un piatto che ne conta già altrettanti. A questo punto, la patata bollente passa nelle mani di Arseniy Karmatskiy, che ha sì uno stack che copre quello altrui, ma che perdendo si ritroverebbe decisamente ridimensionato.
Passano quasi 8 minuti prima che il futuro vincitore dell’EPT Sochi 2018, dopo aver cercato invano di estrarre informazioni dall’avversario, decida di foldare la mano migliore!
Viktor Shegai vs Arseniy Karmatskiy
Ecco il video della splendida giocata di Viktor Shegai, che trasformando la sua top pair in bluff riesce a vincere un pot enorme:
