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WSOP 2012: Longobardi chiude al sesto posto nell'event 36

Un momento del final table, con Longobardi a centro tavolo di fronte al dealer. Sulla sinistra (posizione 1) si riconosce Antonio EsfandiariFinisce in maniera sfortunata il primo final table WSOP in carriera per Alex Longobardi, che ha battagliato per oltre 5 ore prima di cedere in sesta posizione. Al "doge" non hanno sorriso due showdown chiave, in cui si è trovato dalla parte sbagliata dei cooler.

La prima mano svolta è stata contro Craig McCorkell, che spinto allin per 250mila sull'apertura a 51000 dell'italiano, il quale ha dichiarato il call dopo una breve riflessione: AQ a quadri per Alex, AK neri per l'avversario, e board che non apre mai una reale speranza di suckout a favore del campano, che scende a circa 500mila.

Peccato, perchè prima di allora il "doge" si era mantenuto sopra average con un gioco accorto ma chirurgico, praticamente senza arrivare mai a showdown.

Con lo stack accorciato e i deep Esfandiari e Lane a catalizzare l'azione, la vita di Longobardi si è fatta progressivamente più difficile, fino al secondo cooler della serata: apre Antonio Esfandiari per 65000, Alex manda per 460mila circa ma subito dopo di lui Lane repusha a sua volta per oltre 1,3 milioni. Non finisce qui, perchè McCorkell entra a sua volta "in the tank", e riflette per lunghi mnuti prima di buttare le sue carte anche se non felicissimo di farlo. Dopo l'ovvio fold di Esfandiari si va allo showdown:

Longobardi a j

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Lane a k

Anche qui il board è "pilatesco": 5 10 6 5 7 che significa sesto posto finale per Alex Longobardi, con un assegno da 63.988$ ad attenderlo.

I complimenti al "Doge" sono d'obbligo per questa fantastica prestazione, perchè arrivare fin qui è stato difficilissimo. Il tavolo di semifinale di ieri era tra i più difficili che si potessero immaginare, eppure il pro da Castellammare di Stabia li aveva messi tutti nel sacco. Stavolta si è fermato in sesta piazza, ma merita ugualmente l'applauso di tutta l'Italia del poker.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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