Per l'elite dei giocatori di poker l'appuntamento era di quelli da non mancare, perchè l'evento numero 60 è ufficialmente il più costoso evento di Pot Limit Omaha nella storia delle World Series Of Poker. Ma ormai non c'è situazione che non porti con sè il classico strascico di polemiche, e neanche qui si è fatto eccezione.
Daniel Alaei, l'uomo venuto dal mondo delle figurine e divenuto qualcosa di simile al "re delle quattro carte", è stato piuttosto netto su Twitter. In buona sostanza, il suo pensiero si riassume così: "Inserire il 25k PLO nel day 2 del One Drop High Roller è la più grossa cantonata che io abbia mai visto. Entrambi i tornei ne faranno le spese..."
Al centro della polemica c'è ancora una volta una scelta di Ty Stewart e tutta la dirigenza delle World Series: è abbastanza evidente che il 111k e il 25k PLO attirino lo stesso target di giocatori, e quindi costretto diversi player a scegliere quale dei due tornei disputare.

Jesse Martin la vede in maniera simile, anche se più sfumata: "penso che l'intenzione di programmarli a distanza ravvicinata fosse giusta, ma hanno sbagliato il timing di 24 ore".
Secondo Martin (e non solo lui) la collocazione ideale per l'esordio del torneo PLO da 25.000$ sarebbe stata dunque stasera, quando cioè il One Drop High Roller si è da poco concluso.
Comunque sia la temuta ricaduta sull'affluenza non ci è stata, perchè se il One Drop High Roller ha attirato 135 ingressi, questo inedito torneo ha fatto registrare l'ottima cifra di 167 partecipanti. Alaei si è comunque trovato costretto a scegliere, a suo dire: "Alla fine non ho giocato il One Drop perchè tenevo molto al PLO 25k$."
Sarà stato forse il nervoso per questa situazione, o più probabilmente semplice varianza, ma Daniel Alaei non è riuscito a rientrare fra i 67 che si sono guadagnati un pass per il day 2.
Ce la fanno invece altri grandi specialisti dell'Omaha, come Scott Clements che chiude dietro al solo James Park in un chipcount con quattro quarti di nobiltà pokeristica: Brian Hastings (10°), Juha Helppi (11°), Phil Galfond (12°), David Chiu (17°), Dan Kelly (20°) sono solo alcuni dei nomi più attraenti al top di una lista che vede coinvolti i vari Brian Rast, Jason Koon, Anthony Zinno, Alex Kostritsyn, Scott Palmer, Shaun Deeb, Daniel Negreanu, Ashton Griffin, l'onnipresente Mike Gorodinsky, John Racener, Ben Lamb e altri ancora.
La top 10:
- James Park 465,700
- Scott Clements 460,000
- Joseph Sanders 434,900
- Alexey Makarov 433,000
- Talal Shakerchi 420,400
- Prakash Patel 400,240
- Richard Austin 387,600
- Stian Usterud 382,800
- Victor Saedon 376,800
- Brian Hastings 338,200
In totale è la quinta volta che alle WSOP viene proposto un torneo dal buy-in di 25.000 dollari. La prima fu nel 2010, con il fortunato No Limit Hold'em 6-handed da quasi 200 partecipanti e la vittoria di Dan Kelly. Quindi, nel 2011 assistemmo a uno strano 25k di Heads Up NLHE ma entrato nella storia, poichè regalò a Jake Cody la "triple crown". Quindi nel 2013 fu riproposto il 25k 6-handed NLHE con il trionfo di Steve Sung, e lo scorso anno fu la volta del 25k Mixed Max portato a casa da una straordinaria Vanessa Selbst. Se i numeri non mentono mai, anche stavolta non ci sarà un "vincitore qualunque".