Da giocatori di poker come Doyle Brunson, Eli Elezra e Johnny Chan c’è solo da imparare, questo è poco ma sicuro. Tuttavia, non necessariamente occorre aspettare il capello bianco per dare segni di esperienza, maturità e saggezza.
Ce lo dimostrano questi fortissimi professional poker player, i cui anni in alcuni casi arrivano alla metà (o addirittura meno) delle leggende sopracitate. Signori e signori, ecco a voi 6 perle di saggezza.
In questo Articolo:
Dominik Nitsche e l’importanza del lavoro
“Studiate duramente e cercate di capire che è quasi tutta questione di lavoro: non date mai la colpa alla fortuna”.
Il tedesco Dominik Nitsche in carriera ha vinto oltre 18,6 milioni di dollari nei tornei di poker live, compresi diversi braccialetti, oltre ad una serie sterminata di titoli negli MTT online. Basta questo a provare la bontà della sua affermazione, non credete?
Jason Koon e il moderno ‘in medio stat virtus’
“Bisogna capire gli alti e i bassi del poker. Se avete troppi alti, o troppi bassi, non durerete molto a lungo”.
Dall’alto dei suoi oltre 31,1 milioni di dollari vinti in carriera, Jason Koon riassume così il concetto di varianza, che nel poker può accarezzarci o colpirci anche duramente. La forza mentale è tutto, ma anche la consapevolezza che non tutto può andare bene all’infinito e che, viceversa, se continua ad andare male è forse il caso di smettere…
Fedor Holz e il focus sul gioco, non sul risultato
“Una delle più grandi lezioni che il poker mi ha insegnato è di non concentrarmi troppo sui risultati, ma sui processi e sul prendere buone decisioni”.
Il fenomeno del poker Fedor Holz si è semi-ritirato qualche anno fa, e chissà cosa avrebbe continuato a combinare se non avesse deciso di allargare i suoi orizzonti. Una forma mentis, la sua, che si riscontra anche nei suoi tanti business di successo, sviluppati anche grazie ai suoi risultati nel poker.
Justin Bonomo e l’equilibrio perfetto
“Vivo due vite completamente diverse. Quando sono a Los Angeles esco e faccio baldoria, mi piace la scena notturna. Ma quando mi trovo a Las Vegas o viaggio per un torneo sono super noioso. Non bevo mai, non sto mai alzato fino a tardi, sono sempre super concentrato e super attento a dormire abbastanza”.
In un’intervista rilasciata ai colleghi di PokerListings, Jason Koon spiegava come ha fatto a trovare l’equilibrio perfetto tra le due anime contrapposte che lo contraddistinguono: quella di allegro festaiolo e quella di giocatore di poker professionista e responsabile.
Bryn Kenney e il passato che deve restare tale
“Affrontate i vostri errori stupidi e non lasciate che il passato vi trascini a terra. Quando iniziate a dare la colpa ad altre cose, non tornerete mai là dove vorreste essere”.
Con oltre 56 milioni di dollari vinti nei tornei dal vivo, Bryn Kenney è semplicemente il numero 1 della All-Time Money List. Il suo insegnamento è piuttosto chiaro: bisogna avere l’umiltà di ammettere i propri sbagli, ma anche la lucidità mentale di fare in modo che gli errori del passato non influenzino negativamente le scelte del presente e del futuro.
Mikita Badziakouski e il poker come metafora della vita
“La gente ci chiama giocatori d’azzardo, quando in realtà il poker è un’ottima lezione di vita e le conoscenze che ti dà questo gioco possono applicarsi benissimo in tantissime situazioni concrete”.
Questo è un argomento non certo nuovo e che va ben oltre la sfera del poker, disciplina sulla quale si sprecano paragoni con molti ambiti della vita, come ad esempio la finanza e il mondo degli affari.
Concetti come calcolo delle probabilità, rapporto rischio/ricompensa, capacità di riconoscere una situazione perdente e di avere la forza per venirne fuori sono tutte caratteristiche utili tanto al tavolo verde, quanto al di fuori di una poker room.