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Non sposarti con gli assi

Abbiamo gli assi e subiamo un check raise su un flop dry. Cosa facciamo?

zoom con gli assi
Assi e check-raise

In una partita di cash game $ 1 / $ 2 no-limit hold'em, rilanci da under the gun con una coppia di assi, a a . 

L’azione arriva allo small blind che chiama, originando il fold del big blind. 

Il flop è k 2 6 . Lo small blind fa check, tu decidi di puntare e lo small blind opta per un check-raise. Chiami. Il turn è un 9 e lo small blind fa ancora check.

Cosa decidi di fare?

Il check-raise dello small blind

Se chiami un check-raise di dimensioni standard su un flop molto secco in una dinamica di heads-up, una buona linea di default con mani migliori di una coppia sarebbe fare check al turn e poi chiamare la sua puntata al river o fare una puntata se arriva il check al river. 

Ciò ti consente di ottenere più valore contro il range di Villain al river rispetto al turn, oltre che dare al tuo avversario l'opportunità di bluffare ancora una volta al river.

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In genere sei meno preoccupato di dare carte gratis in questi scenari, dal momento che il flop è secco ed è meno probabile che Villain possa pescare molti outs che ribaltino la situazione contro una mano forte come la tua. 

Puntare al turn dopo il check-riase? Sì, no e perché

Detto questo, puntare al turn può avere più valore del solito qui dato che Villain ha fatto check-raise al flop con una size specificamente minima. 

Alcuni avversari avranno molte mani simili a una coppia nel loro range minimo di check-raise, diversamente dal fatto se avessero utilizzato una size molto più alta rispetto alla tua continuation bet.

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In altre parole, il loro range è spesso più lineare e limitato. Ciò significa che probabilmente hanno mani molto meno forti e più mani simili a una coppia, quando usano questa size specifica. 

assi
assi

Inoltre questo significa anche che potresti ottenere valore da molte di queste mani con una puntata al turn e che allo stesso tempo sei meno preoccupato di trovarti di fronte a una mano forte.

Il fatto è però che questo enunciato non si applica a tutti i tuoi rivali. Alcuni avversari hanno semplicemente un range minimo di check-raise al flop molto forte, come doppia coppia o superiore. 

Contro questi avversari puntare al turn (e spesso anche chiamare al flop) è un grosso errore. Altri avversari avranno un range polarizzato di mani forti e bluff, il che rende le scommesse al turn un errore.

Puntare solo con info adeguate

Nel complesso, dovresti checkare il turn la maggior parte delle volte qui contro un giocatore completamente sconosciuto. 

Avresti bisogno della lettura di uno specifico avversario che probabilmente ha molte mani come una coppia nel suo range minimo di check-raise al flop per poter puntare questo turn per valore.

In tutte le altre situazioni, come ad esempio quella in cui manca totalmente la conoscenza delle frequenze dei tuoi rivali, il check è l’opzione migliore. 

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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