A partire da oggi, la sezione strategica "come pensano i pro", molto apprezzata dai nostri utenti, si arricchirà con una importante novità. Abbiamo deciso infatti di coinvolgere alcuni top players italiani, ed iniziamo questa nuova avventura da Cristiano "Crisbus81" Guerra.
Insieme al giovane pro dell'orange team di Gioco Digitale, nato come "mostro" dell'online ma nell'ultimo anno fattosi decisamente apprezzare anche live, parliamo di una situazione molto particolare, capitata a Cristiano proprio all'ultimo Poker Grand Prix, l'importante evento organizzato proprio da GD e tenutosi di recente a Saint Vincent.
Si tratta di un colpo che per il 95% delle volte si può definire inevitabile, eppure di fronte ad una ottima lettura (detta in questi casi proprio "soul read", ovvero "lettura dell'anima", ndr) di un avversario con cui si ha "history", e con l'aiuto delle odds – sempre fide compagne di strada di ogni buon player - si può evitare di farsi molto male.
Siamo al day2 e Crisbus ha uno stack piuttosto esiguo, circa 15mila chips con blinds 600/1200. In posizione UTG+1 il nostro Cristiano spilla j j . "Con questo stack diverse volte decido di andare direttamente allin, ma in quella circostanza - visto che il tavolo me lo permetteva - ho deciso di aprire con un raise fino a 3200 chips".
Un giocatore in middle position, con circa 90.000 chips in totale, annuncia il reraise fino a 8.000 chips. Fold generale e azione che torna a crisbus81: "tutti si sarebbero aspettato il mio all in istantaneo per le 12mila chips circa che mi rimanevano e invece…ho cominciato ad analizzare alcuni fattori. In primis le odds: avrei dovuto mettere circa 12mila chips per un piatto da quasi 32.000 e quindi 2,65:1. Questo avrebbe comportato che il mio call sarebbe stato giusto se mi fossi trovato a poco meno del 40% di chance di vincere il colpo.
Delineata la situazione numericamente, ho pensato al range con cui il mio avversario mi avrebbe reraisato, sapendo che comunque io avrei quasi sicuramente mandato all in.
Sul range si può discutere molto, in quanto varia a seconda dei giocatori , ma a determinare la mia decisione sono stati principalmente 2 fattori :
1) History e conoscenza del mio avversario. Ad avermi reraisato era stato un giocatore con cui spesso mi trovo ai tavoli di Gioco Digitale che ha nickname “Settenani” . Conoscendolo dunque molto bene, e sapendo che lui conosceva a sua volta il mio modo di giocare, ho pensato che sicuramente non stava reraisandomi con una mano debole.
2) Size del suo reraise. Questo fattore mi ha tendenzialmente portato ad escludere che stesse reraisando mani come AQ o AK perché probabilmente avrebbe fatto un importo maggiore (questo poi mi è stato addirittura stato confermato da Pasquale “Settenani” De Simone, il quale mi ha detto che se avesse avuto AK avrebbe fatto addirittura all in diretto).
Dopo aver preso in considerazione questi due fattori e dopo aver cercato di carpire qualche tell parlando con il mio avversario, ho annunciato il fold girando i miei "ganci" sul tavolo. Gli occhi stupiti dei bloggers e dei miei avversari alla vista dei JJ lo sono diventati ancor di più quando Pasquale, quasi incredulo per il mio fold, mi ha girato i suoi a a dicendomi 'complimenti, nice fold!'"
Ecco come allora una mano, da condanna quasi scritta, si può tramutare addirittura in un enorme vantaggio psicologico grazie ad una "soul read", una lettura incredibile che indica grande padronanza del gioco. Cristiano conclude comunque con l'onestà che lo contraddistingue: "se si ripresentasse la stessa situazione ma con avversario diverso, o semplicemente se invece di 8.000 avesse fatto reraisato a 10.000, non sarei oggi qui a raccontarvi l’importanza del ragionare prima di prendere quelle decisioni che a volte possono sembrare scontate."