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Apestyles, mister $7,5 milioni vinti negli MTT online: "Cominciai con $50"

Vi ricordate di Jon Val Fleet, a.k.a. 'apestyles'? Si tratta di uno dei tre autori di Internet - Vincere i tornei di poker una mano alla volta (insieme con Eric 'Rizen' Lynch e Jon 'PearlJammer' Turner), tra i migliori libri mai scritti sui tornei multitavolo online. Bene, 'apestyles' non ha certo smesso di giocare e proprio nei giorni scorsi è arrivato a oltre 7,5 milioni di dollari vinti negli MTT online.

"Sono una persona orientata agli obiettivi", ha dichiarato 'apestyles' in un'intervista concessa ai colleghi di PocketFives. "Quindi è sempre bello raggiungere traguardi diversi. Quando ho depositato quei $50 su PartyPoker non sapevo che sarebbe stato l'inizio di una carriera lunga dieci anni".

'Apestyles' è stato uno di quei giocatori in grado di adattarsi ai cambiamenti che il poker ha subito, evolvendosi, con il passare del tempo: "L'abilità di adattarsi, l'avere un'etica lavorativa, una mente aperta, ma anche un pizzico di fortuna, sono gli ingredienti chiave del mio successo nel corso degli anni".

Van Fleet non è più un grinder forsennato come un tempo, visto che gioca i tornei principalmente soltanto nei fine settimana. Oggi si dedica principalmente al coaching: "Ho fatto questa scelta perché volevo un maggiore equilibrio nella mia vita. Nella mia giornata ideale, faccio da due a quattro ore di coaching, un paio d'ore di simulazioni con PioSOLVER o CREV, guardo qualche video e sono sempre pronto a discutere di poker con altri giocatori".

Fare coaching per 'apestyles' è stato un passo importante, perché oltre ad insegnare ad altri player i segreti degli mtt online, questa attività gli è servita anche per migliorare: "Fare coaching mi permette di avere sempre il polso della situazione del gioco".

Apestyles, una carriera costellata di successi

Solo su PokerStars, 'apestyles' ha vinto qualcosa come 5 milioni di dollari, mentre sull'ormai defunta Full Tilt ne ha vinti quasi 2. Una carriera, si diceva, che dura ormai da dieci anni. Ma da qui a 5 anni, Van Fleet sarà ancora in pista?

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"Non ne sono sicuro", ha dichiarato, "ci sono due motivi per cui una carriera a lungo termine nel poker non può funzionare: primo, l'instabilità del gioco. Penso che ci rimangano ancora un po' di anni, ma per i pro si fa sempre più dura. Secondo, il poker è un gioco 'egoista': vorrei che il lavoro della mia vita aggiungesse qualcosa alla società. Sogno di investire in un centro di disintossicazione per tossicodipendenti, in futuro".

Qualche consiglio, infine, ai giocatori di poker che vogliono emergere: "Siate orientati ai processi e agli obiettivi, non ai risultati. Concentratevi sulle cose che potete migliorare e lavorate duro per non farvi influenzare dai risultati. Il bankroll management è importante, così come mantenere la salute del corpo e della mente. Anche la fiducia è importante, ma che sia una 'fiducia umile'.

Nel momento in cui iniziate a pensare di sapere tutto, quello è il momento in cui inizierete a perdere. Più cose imparate, più capirete di non sapere. Ma soprattutto lavorate con passione, trattate il poker come un qualsiasi altro lavoro e siate professionali".

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