Vai al contenuto
coppia-assi

Coppia di assi su all-in in piena bolla sat: è fold?

Il poker è bello perché è vario: una determinata situazione di gioco può essere inquadrata da chiavi di lettura diverse, tutte ugualmente valide a seconda della variabile su cui si focalizzano.

Una molteplicità di risposte è arrivata i giorni scorsi all'irlandese Dara O'Kearney, autore di numerosi libri sul poker, che su Twitter ha postato uno spot piuttosto particolare: il protagonista della mano ha coppia di assi in piena bolla sat e deve decidere cosa fare sull'all-in dell'unico avversario dotato di uno stack quasi pari al suo.

Sappiamo che le bolle dei satelliti sono l'unica situazione pokeristica in cui è lecito contemplare il fold con la migliore starting hand del gioco, ma sappiamo anche che ciò è vero in particolare quando chiamando si mette a rischio la tournament life.

In questo caso invece hero ha più chips dell'avversario in all-in, anche se di poco: dovrebbe comunque foldare o invece chiamare per cercare di mettere subito fine al torneo?

La mano

Torneo satellite con tre ticket da 760€ in palio. Su blinds 2k/4k ante 500, hero è chipleader con 135.300 e da big blind spilla A A quando small blind pusha per 125.300.

Gli altri due giocatori al tavolo hanno 27.375 chips e 93.925. Quale è la best option per hero?

Ike chiama

Tra i primi a rispondere al tweet di O'Kearney è stato Isaac Haxton. Per il forte professionista statunitense è call soprattutto per una questione di stack.

"Sembra call di un margine decente contro un avversario forte. C'è l'85% di possibilità di vincere immediatamente e se perdi resti con 14k, che è la metà dell'altro stack più short, quindi probabilmente hai sempre più del 30% di possibilità di arrivare a ticket per una possibilità complessiva di arrivare a ticket di circa il 90%. E' dura credere che arriviamo a ticket più del 90% delle volte se foldiamo e gli avversari giocano bene."

A chiamare è anche Anatoly Filatov che commenta con ironia: "Chiama e metti fine al torneo!"

È dura credere di andare a premio un numero di volte superiore al 90% se qui foldiamo e gli avversari giocano bene.

Isaac Haxton

Scopri tutti i bonus di benvenuto

La tabella di O'Kearney

In risposta al cinguettio di Haxton O'Kearney posta la tabella di una simulazione della mano fatta macinare a un software di calcolo della EV. Il risultato è impietoso: hero dovrebbe foldare tutto il mazzo!

Come si vede nel dettaglio in una ulteriore immagine postata da O'Kearney, chiamando in questo spot hero perde uno 0,43% di table equity e 9,82$.

A precisa domanda di Haxton, O'Kearney risponde che il calcolo è stato fatto anche in base alle "simulazioni sul future game" (FGS, acronimo di 'future game situation').

Alla fine lo statunitense sembra persuaso: "E vero, diventa sempre più close in funzione di quanto a fondo si va con le FGS. Sembra che foldando ci sono più del 92% di possibilità di cashare".

Anche per Carrel è fold

Tra i professionisti taggati da O'Kearney nel suo cinguettio social, e poi intervenuti a dire la loro, c'è anche Charlie Carrel.

Il folletto britannico non dettaglia la sua decisione e si limita a uno stringato: "Sembra fold, sì".

E voi cosa fareste al posto del protagonista di questa mano: preferite chiamare per cercare di mettere subito fine al satellite o mettete sotto in attesa che uno dei tre avversari trovi l'eliminazione? Diteci la vostra su Facebook!

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI