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Carmelo Maugeri: "A 43 anni ho scelto di diventare pro, con Pokermagia 15.000€ in tre mesi"

Più volte abbiamo dato spazio ai giocatori semi-professionisti, ovvero a coloro che, per un motivo o per un altro, non sono ancora in grado di mantenersi completamente con le vincite ai tavoli ma riescono comunque a garantirsi un'entrata importanteì. Potremmo definire Carmelo Maugeri ("RidiciSopra" su Pokerstars.it) uno di questi, ma per il semplice fatto che nel corso dell'ultimo anno è passato dall'avere un impiego fisso e considerare il poker un hobby remunerativo, al ritrovarsi a tentare la strada del professionismo dopo aver perso il lavoro. Considerando che quanti cambiamenti sono avvenuti solo negli ultimi tempi, non possiamo ancora definirlo un professionista, nonostante sia riuscito a vincere più di 15.000€ negli ultimi quattro mesi. Il grinder siciliano, che da qualche tempo è seguito da Pokermagia, ci ha raccontato la sua storia in questa intervista.

Ciao Carmelo, quando hai scoperto il poker?

Ciao Assopoker, ho iniziato nei vari circoli nel 2008. Poi da autodidatta ho provato a studiare soprattutto per diventare un buon giocatore online. Sono arrivati i primi risultati su Pokerstars ma ovviamente era solo un hobby. Volevo fare qualcosa di più serio già nel 2012 ma la mia ragazza dell'epoca era totalmente contraria.

Quanto è importante avere la giusta donna al proprio fianco per tentare la carriera di poker pro?

E' fondamentale. Nel 2013 mi sono lasciato dopo dieci anni e ho iniziato una nuova vita, sia pokeristica che privata, alla bellezza di 40 anni (ride, ndr). Quando ho conosciuto la mia attuale compagna è cambiato tutto. I miei amici hanno sempre creduto in me e nelle mia possibilità di sfondare nel poker, ma ora è la mia ragazza la mia prima sostenitrice. Ci tengo a dirle un immenso grazie per tutto il supporto. Si chiama Elisa ed è una donna fantastica.

Quello è stato il punto di svolta del tuo percorso nel mondo del poker?

Un anno e mezzo fa fa decisi di giocare con un piglio più professionale, così allestii una bella postazione per grindare. Nel frattempo, però, lavoravo come in amministrazione in un tour operator molto importante. Sei mesi fa la compagnia è fallita e mi sono ritrovato senza lavoro. A quel punto ho deciso che avrei provato a diventare un giocatore professionista.

carmelo-maugeri

Una decisione sicuramente difficile.

Non è stato semplice passare da un lavoro fisso al poker full-time. Ma in fondo ho sempre odiato il lavoro fisso (ride, ndr). Ci tengo poi a precisare che ho comunque un introito grazie all'affitto di alcuni appartamenti. Questo mi consente di coprire le spese per almeno metà dell'anno. Per il resto ci deve pensare il poker.

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Cos'è successo dopo aver perso il lavoro ed esserti dedicato full-time al poker?

Ho compreso subito che in questo gioco è necessario uno studio infinito. Così tramite un mio amico di Siracusa, Andrea Vinci, ho conosciuto Pokermagia e ho fatto il provino. Purtroppo sono stato scartato per l'età e ovviamente ci sono rimasto male pur comprendendo le loro motivazioni. Non ci ho pensato tanto, comunque, perché ero in partenza per un torneo live a Malta. In questo evento regalavano un pacchetto IPT ai chipleader dei vari Day 1. Incredibilmente mi trovo al tavolo al Day 1B  con Domenico Lando ed Emiliano Conti, entrambi coach di Pokermagia. Io però li conoscevo solo di nome e non di presenza, pertanto ho giocato tranquillamente, senza rendermi conto di trovarmi di fronte a due dei più forti reg del .it. Verso la fine della giornata sono nelle prime posizioni e inizio a giocare molto aggressivo per provare a chiudere da chipleader e vincere il pacchetto IPT. Ce la faccio e subito dopo aver imbustato le chips vengo fermato da Emiliano Conti, che si complimenta con me per come ho giocato. Lo ringrazio, gli chiedo il nome e quando mi risponde ci resto di sasso. Ne approfitto per dirgli che ho tentato l'ingresso in Pokermagia ma sono stato rifiutato. Lui allora mi dice che dovrei riprovare. Ci riprovo e questa volta vengo preso. Da lì è cambiato tutto.

Che contributo ti ha dato Pokermagia?

Un contributo fondamentale, ovviamente. La mia intenzione era quella di studiare tanto con un buon coach perché sapevo bene quanto studio servisse in questa disciplina. Ho imparato e sto imparando tantissimo da "Lukinho1893", uno dei coach della "scuola di Emiliano". Il mio sogno (e sono anche riuscito a strappargli una mezza promessa) è di poter avere proprio "IfaC2Gud2WiN" come coach.

Quindi nell'ultimo anno hai perso il lavoro, hai iniziato a grindare full-time e sei entrato nel team di grinder di Pokermagia. Ora devi svelarci il tuo bilancio.

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Una grande soddisfazione è essere passato da ABI 10€ ad ABI 15-20€. Nei primi mesi con Pokermagia ho giocato pochissimo a causa di un problema alla schiena. Posso dire di aver iniziato seriamente da gennaio, quando mi hanno assegnato "Lukinho1893" come coach. Da quel momento ho iniziato a grindare con più frequenza e a comprendere meglio alcune dinamiche degli MTT. Da gennaio ad oggi ho vinto 15.000€.

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Il grafico di Carmelo "RidiciSopra" Maugeri

Sono quasi 4.000€ al mese, non male per quell'ABI.

Sì, sono molto soddisfatto. La cosa più gratificante è ricevere i complimenti del coach per la passione e la voglia che ci metto a 43 anni suonati. Io mi sento un ragazzino!

Recentemente hai ottenuto un 3° posto nel Sunday Challenge e la vittoria nell'evento SCOOP 6-max Low. Secondo te come va approcciata la fase pre-final table? Noi italiani siamo noti per essere un po' nitty in quella situazione...

Tutto dipende dallo stack. Se si è corti, e con corti intendo 15-20 bb, dal mio punto di vista è giusto amministrare per arrivare al tavolo finale. Meglio corti e arrivarci piuttosto che bustare spewando a 11 left. Discorso diverso se sono deep: in quel caso è sempre giusto attaccare e aggredire, come ho fatto nel 6-max SCOOP. Il consiglio più prezioso che mi hanno dato i vari coach di Pokermagia è di non compromettere il torneo per un singolo spot. Questo vale per tutte le fasi, gli MTT sono lunghi e la nostra sopravvivenza è fondamentale per vincere.

Che consigli daresti a un over 40 che vuole tentare la strada del professionismo?

Gli direi che fa bene a crederci, ma che deve avere molta tenacia perché non è più un ragazzino. Soprattutto gli direi che in questa disciplina bisogna studiare tantissimo e fare infinita hand-review.

Se potessi parlare al Carmelo di un anno fa, cosa gli diresti?

Gli direi BRAVO per aver avuto il coraggio di provarci. Il coraggio, la determinazione, la voglia di spaccare tutto fanno la differenza in qualsiasi campo, poker incluso.

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