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Cash game, Daniel Cates impazzisce all'EPT di Vienna!

L'EPT di Vienna è ormai alle spalle, ma a riportare le luci della ribalta sull'ultimo appuntamento targato European Poker Tour ci ha pensato Theo Jorgensen, membro del Team Pro di PokerStars. Il danese ha raccontato una mano di cash game che ha letteralmente fatto impazzire uno dei professionisti più famosi al mondo: Daniel Cates.

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Jorgensen, che all'EPT di Vienna ha ottenuto un 17° posto nell'evento High Roller, si è divertito soprattutto ai tavoli del Pot Limit Omaha (da €50/€100 e €100/€200). Durante una sessione, il buon Theo è rimasto coinvolto in una mano che ha tirato fuori il peggio - caratterialmente parlando - di 'Jungleman12'.

Jorgensen apre a € 400, Cates rilancia a € 1.100 e il bottone dice € 3.900, lasciandosi dietro circa € 5.000. Il danese folda, ma Cates opta per il call. Al flop, Q-6-2 rainbow, i due giocatori coinvolti nella mano mandano la vasca, con 'Jungleman' che mostra immediatamente K-Q-J-T. L'americano e il suo avversario, un giocatore greco, optano per girare due turn e due river.

"Ed è qui che il nostro eroe dà di matto", scrive Jorgensen su Ekstrabladet.dk. "[Cates] comincia a lanciarsi in una serie di improperi su quanto sia sfortunato a perdere un piatto da circa € 20.000. Qui ti viene da pensare come faccia un tizio che ha vinto $ 300.000 la sera prima possa perdere la testa per un piatto da € 20.000".

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Ad ogni modo, sembra che Cates - come Jorgensen del resto - abbia dato per scontato che il giocatore greco avesse AAxx e che quindi, visto che i due turn e i due river non hanno modificato la situazione, lo avesse battuto in entrambe le circostanze. E qui viene il bello.

"Tra parolacce e maledizioni, Daniel non si era accorto che il greco gli aveva sussurrato a bassa voce di aver vinto la metà del piatto - racconta Jorgensen - Il nostro eroe però aveva gettato immediatamente le carte nel muck, non certo la mossa più intelligente che io abbia mai visto".

Calmatesi le acque, Cates si rende conto di quel che ha combinato. Jorgensen, divertito ("a questo punto ci mancavano popcorn e Coca Cola per godersi il resto dello show"), rivela come 'Jungleman12' sia impazzito di nuovo dopo aver appreso di aver fatto una sciocchezza enorme, tanto da prendersela persino col dealer e con il danese stesso, prima di "schiaffeggiarsi da solo due volte di fila".

Solo l'intervento del pro tedesco Johannes Strassman ha impedito che Cates continuasse ad auto-flagellarsi o ad invocare le divinità di tutte le religioni possibili e immaginabili. Non stentiamo a credere che Jorgensen abbia definito questa sessione di Pot Limit Omaha "la più divertente che io ricordi"!

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