E’ sufficiente un solido approccio tight aggressive per vincere agli small/middle stakes oppure occorre necessariamente agire in un altro modo? Scopriamo cosa ne pensa in proposito l’utente citizenwind – del forum di TwoPlusTwo – in questo suo interessante post.
“Ieri mi ha chiamato Verneer (uno dei coach di Cardrunners, ndt) per discutere insieme di alcune idee sul poker e della nostra rispettiva esperienza con la modalità rush. Per sua stessa ammissione, lui è nitty in tutto nella vita, ed anch’io lo sono. Non ci piacciono le oscillazioni del bankroll ed entrambi giochiamo gli small stakes iper-rollati.
Personalmente, sono per un gioco relativamente semplice che prevede uno stile TAG molto solido e pieno di decisioni basate sul buon senso. Compio azioni standard nel 90/95% dei casi e credo che anche Verneer faccia lo stesso.

Nel suo blog, infatti, quando parla dei suoi successi al NL100 e NL200 descrive un gioco che prevede di “rilanciare quando ho il punto e foldare quando non ce l’ho, lasciando che gli altri provino a 5-bet/shovarmi in bluff quando in mano ho una coppia d’Assi.”
Fino a qualche tempo fa, il gioco solido veniva considerato come la vera chiave per battere gli small e middle stakes. Ma dopo il boom dell’educazione pokeristica, questo approccio è caduto in disgrazia. La gente ha iniziato ad essere ossessionata dagli hero call e dai bluff spettacolari, perdendo di visto le proprie radici. Piuttosto che chiedersi “come gioca la mia mano contro quella dell’avversario?” s’interrogavano sul “come posso fare a indurre l’altro al fold?”. Senza bilanciare propriamente le due cose, queste persono hanno iniziato a vincere sempre meno fino a runnare praticamente breakeven man mano che gli altri diventavano più bravi.
Molto spesso mi capita di sentire gente convinta che con il poker ABC non si possa vincere… ma chi l’ha detto? Forse qualcuno ha premuto qualche interruttore che ha reso sconveniente il gioco solido? Oppure quelli dei tavoli high stakes si sono tutti messi d’accordo per sentenziare che il gioco solido sia perdente? Ed anche se l’avessero fatto, hanno agito nell’interesse proprio o di quello degli avversari?
Il gioco solido fa vincere denaro! E se qualcuno vi dice il contrario allora sta soltanto ingannando se stesso. Io e Verneer abbiamo almeno mezzo milione di mani per dimostrare che non solo si vince ma anche in maniera costante. E se pensate che non sia sufficiente per battere i midstakes o superiori, date allora un’occhiata a quello che fanno Nanonoko o TcBlade.” (continua)