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Garrett Adelstein

Pazzesco! Poker room offre la funzione che permette di guardare le carte degli avversari, pagando... i players insorgono!

Il poker online cerca sempre di innovarsi e le poker rooms introducono spesso nuove funzionalità che possono risultare più o meno accattivanti per i giocatori. Non sempre le novità sono positive e apprezzate da chi ama il giochino nella sua versione pura e originale.

Questa volta, la sensazione è che il sito online statunitense ClubWPT Gold abbia superato qualsiasi limite provocando una durissima reazione della community pokeristica, soprattutto su X, dopo aver lanciato la funzione ‘Reveal Hands’ (rivela le mani) oltretutto a pagamento e a un costo molto salato.

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"Reveal Hands": come funziona la novità di ClubWPT Gold

ClubWPT Gold ha lanciato la funzione Reveal Hands, ecco come funziona:

  • al termine di ogni mano è possibile svelare le carte coperte dei propri avversari pagando 3 big blids (grandi bui). Quindi se il big blind è di 2 dollari, al termine di una mano, i players al tavolo per conoscere le carte coperte degli avversari, dovranno donare 6 bigliettoni alla poker room.

In questo modo, sia per questione strategica (per esempio per sapere "come gioca il mio avversario su uno spot del genere") che per una ragione di tutela dell'integrità gioco, pago per conoscere le carte dei miei avversari e ottengono le informazioni necessarie che mi aiuteranno nel lungo periodo a giocare meglio contro quei players e in quelle determinate situazioni.

La presunta "ratio"

La funzione è stata promossa in un video pubblicitario come un'opzione per i giocatori di tutelarsi dalle truffe online, quindi con un fine comune con i players, ovvero garantire l’integrità dei giochi.

Se ad esempio un giocatore ha il sospetto al tavolo di essere vittima di collusion o di qualsiasi altro imbroglio, usa ‘Reveal Hands’ e cerca di capire se è il pollo del tavolo (pagando però 3 big blinds, una rake aggiuntiva di fatto).

Naturalmente tutto ciò snatura e stravolge il poker nella sua essenza (che è un gioco di informazioni incomplete ma il sito è disposto a vendere questi dati che dovrebbero rimanere privati).

Inoltre la tassa di 3 big blinds appare alla community un prezzo troppo alto da pagare e, in via di principio, del tutto sbagliato, considerando che i players - per giocare - già pagano la rake.

“CLUBWPT ora consente ai giocatori di pagare 3BB per vedere le carte dell'avversario. Questa cosa risulta idiota sotto molti aspetti: i giocatori trascorrono centinaia di ore a sviluppare exploitative strategies. Proteggere questo aspetto è fondamentale nel poker"

Alec Torelli

Come è stata pubblicizzata

ClubWPT Gold è una poker room che ha una strategia di marketing molto aggressiva (lo vedremo dopo) e spesso anche efficace. La pubblicità della nuova funzione fa leva sulla figura di Garrett Adelstein che è stato protagonista e presunta vittima della mano tanto discussa e sospetta in streaming contro Robby Jade Lew all’Hustler Casino Live.

Adelstein è un noto poker pro americano specializzato nel cash game high stakes e deve la sua fama ai ricchissimi giochi privati californiani, in particolare alla partita che si disputa all'Hustler Casinò che ha una tradizione solida negli high stakes.

Potete consultare qui lo spot diffuso sui social dalla poker room con Garrett Adelstein testimonial.

Diamo evidenza del tweet su X del ClubWPT Gold, solo a titolo di cronaca per far capire al lettore della nuova funzionalità (rivela le mani) spiegata nel video. Ricordiamo che la promozione non è aperta ai giocatori italiani residenti in Italia. E' severamente vietato giocare su siti non autorizzati da ADM in Italia.

La reazione negativa dei poker players

La reazione dei poker pro è stata durissima sui social e non è detto che ClubWPT Gold non faccia retromarcia secondo Poker.org. Ma il sito non è nuovo a queste provocazioni.

Martin Kabrhel è laconico: “oggi è l’1 Aprile negli Stati Uniti?”. Per chi non fosse così esperto di questo gioco, le carte coperte nelle mani dei giocatori, sono dette anche carte private. Ed è proprio su questo concetto su cui si basa la reazione della maggior parte dei players che hanno commentato.

Quelle carte fanno parte della privacy dell'individuo, sono solo nella loro disponibilità e non della poker room che offre un servizio (retribuito con la rake), secondo il punto di vista dei poker pro.

Quindi, deve essere il giocatore a decidere se cedere questa informazione privata o meno, la poker room non potrebbe farlo.

Brian Rast

Brian Rast è stato tra i più critici: “Questa è una delle peggiori idee che abbia mai sentito nel poker. Se l'avversario (o gli avversari) ricevessero i soldi per essere stati costretti a rivelare le proprie carte… sarebbe comunque sbagliato (non fraintendetemi), ma almeno sarebbe una posizione più difendibile dal punto di vista semi-etico. Ma il sito monetizza rivelando le carte per il proprio tornaconto?”.

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Shaun Deeb

Durissima la reazione di Shaun Deeb: “il fatto che tu non l’abbia ancora annullata (la funzione, ndr) la dice lunga sul marketing pessimo che stai adottando, così farai a pezzi il tuo sito e nel lungo termine lo farai morire”.

Alec Torelli

Alec Torelli solleva anche un altro problema che potrebbe rivelarsi deleterio per l’equilibrio del field e dell’ecosistema pokeristico:

“CLUBWPT ora consente ai giocatori di pagare 3BB per vedere le carte dell'avversario. Questa cosa è idiota sotto molti aspetti:
I giocatori trascorrono centinaia di ore a sviluppare exploitative strategies (strategie che si basano nell'individuare i punti deboli degli avversari, leak, cercando di approfittarne con una strategia ottimale per quella situazione, ndr). Proteggere questo aspetto è fondamentale nel poker",
protegge soprattutto i giocatori più deboli e amatori che hanno poco tempo da dedicare allo studio post sessione.

Alec Torelli
Alec Torelli

Alec Torelli suggerisce invece che siano i giocatori ad accordarsi sul prezzo dello scambio di informazioni: “Immagina che il dealer del Wynn ti mostri le carte perché John le ha pagato 30$ in una partita da 5$/10$ per dimostrare che hai bluffato con un all-in al river da 2.000$. Che diavolo è questa cosa? Poiché la privacy è un diritto, entrambi i giocatori devono essere d'accordo affinché ciò abbia effetto".

"Lasciate che sia l’ “Aggressore” a stabilire il prezzo e a pagare il denaro al giocatore, proprio come in un casinò. In realtà, questo sarebbe un vantaggio netto e una caratteristica fantastica (per la poker room, ndr)".

"Un sito - continua Torelli - non dovrebbe mai applicare la rake su questa funzionalità, ma se questo è l'obiettivo, potrebbe richiedere una commissione per qualsiasi importo pagato. L'aspetto è ancora brutto, ma molto più sostenibile di quanto non sia attualmente".

"Mi sembra che non ci siano praticamente possibilità che questa funzionalità duri nel formato attuale. Verrà revocata entro un mese, a mio modesto parere. Pensieri?".

Questo è uno dei messaggi più equilibrati ma su X ci sono parecchi tweet molto polemici, quasi un centinaio che hanno preso di mira la nuova funzionalità messa sul mercato da ClubWPT.

Le politiche marketing del ClubWPT Gold

ClubWPT Gold è una poker room americana collegata al mitico circuito del World Poker Tour. Non è nuova a questo tipo di provocazioni. Quest'estate ha tenuto banco per una promo molto aggressiva che aveva anche il compito di alimentare schermaglie con il circuito rivale delle World Series of Poker.

Proprio grazie a una promozione da un milione di dollari messa a disposizione da ClubWPT Gold (vi spieghiamo qui tutto nel dettaglio), due giocatori alle WSOP (Jesse Yaginuma e James Carroll) sono stati sospesi dopo il tavolo finale del Millionaire Maker per sospetta chip dumping (passaggio di chips da un giocatore a un altro per favorirlo) e il braccialetto non è stato assegnato (un fatto storico).

Come suona il detto? “Cattiva pubblicità è sempre buona pubblicità” . Potrebbe essere questa la mossa che alla fine ha indotto la poker room americana a mettere in atto questa iniziativa delle mani rivelate, anche se la reazione dei poker pro è molto negativa.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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