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Daniel Cates: "Quest'anno riprenderemo il durrrr challenge, Tom ha avuto problemi ma sta collaborando"

Come un film o un romanzo lasciato a metà e di cui si era quasi dimenticata la trama, il "durrrr challenge" potrebbe rivedere la luce. Da quando - nel 2010 - Tom Dwan e Daniel Cates decisero di sfidarsi in 50.000 mani heads up high stakes ne è passata davvero tanta, di acqua sotto i ponti.

Ad esempio non esiste addirittura più Full Tilt Poker, o perlomeno i tavoli high stakes cash game che erano iniziale teatro della sfida. E anche i due protagonisti non sono più stelle di primissima grandezza del poker, anche se con sfumature differenti: Tom Dwan è entrato in una strana e misteriosa spirale, che lo ha visto sparire dai tavoli online e - per lunghi tratti - anche da quelli live, con varie voci non proprio edificanti sul suo conto che ogni tanto facevano capolino; Daniel Cates invece rimane tra i migliori cash gamer in circolazione, anche se non è più stradominante come un tempo.

A ritirare fuori l'argomento, guarda caso, è Doug Polk. "WCG|Rider" aveva definito su Twitter il "durrrr challenge" come la peggior truffa di sempre nel poker online, visto che Dwan non ha più manifestato l'intenzione di giocare le 30mila mani mancanti, nè di pagare il milione e mezzo di dollari come penale per uscire dal challenge. Tuttavia è stato lo stesso Cates a rispondergli, sorprendendo un po' tutti

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"Io e Tom ne stiamo parlando per lavorare a una soluzione. Dovremmo riuscire a giocare alcune mani quest'anno", recita il post di Daniel. Polk si dice contento della cosa, ma - sottolinea - "il fatto che sia passato tutto questo tempo è totalmente irragionevole". Cates ribatte "è vero, tuttavia Tom sta collaborando e ha avuto problemi". Jungleman si dimostra quantomai indulgente con il rivale di sempre, forse perchè stavolta intravede davvero lo spiraglio che quella famosa sfida venga portata a compimento.

Ricordiamo che erano state giocate circa 20mila mani sulle 50mila pattuite, con Cates in vantaggio di circa 1,25 milioni di dollari. Il tempo e i vari tentativi a vuoto hanno senz'altro depotenziato il "durrrr challenge", che ai primi tempi aveva eccitato il pubblico del poker come non si era mai visto in precedenza. Ma una sua - a questo punto probabile - ripresa desterebbe ancora l'interesse di un tempo? Staremo a vedere.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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