Quando si gioca al poker Texas Hold’em, non c’è sicuramente niente di meglio che trovare i pocket aces nelle proprio hole card. Ed ovviamente il tutto è di facile comprensione visto che si tratta della miglior mano di partenza in questa particolare disciplina.
Tuttavia, il problema è un altro: molti giocatori sono riluttanti ad accettare l’idea che anche con queste carte ci sia la possibilità di perdere. Scopriamo allora cosa ne pensa in proposito il membro del Team Pro di PokerStars Daniel Negreanu.
“Non preoccupatevi se anche voi siete tra quelli che pensano di essere invincibili con una coppia d’Assi, è una cosa assolutamente normale e capita a tutti. Ma ricordatevi sempre che persino 7-2 offsuit ha circa il 12,5% di possibilità di avere la meglio, ed anche i suited connectors – forse gli “avversari” più temibili per i pocket aces – hanno buone chance di sopravvivere allo scontro. Una mano come 76 suited, per dirne una, ha circa il 23% di probabilità di vittoria, e lo stesso discorso vale anche per le coppie inferiori.
Ipotizziamo che abbiate AA e che rilanciate pre-flop trovando il call di un solo opponent che nasconde 22. Sul board arrivano J-6-2 rainbow e la vostra coppia è in seri guai. Su un flop del genere sarà alquanto difficile mollare quella splendida overpair. Con 22 invece, il gioco è più semplice, in quanto se non beccate il set potrete tranquillamente foldare ed aspettare un’altra occasione.
Il No Limit Texas Hold’em è un gioco di implied odds, ossia che dovrete effettuare un investimento ridotto - nelle prime fasi di una mano - con la speranza che vi ripaghi più avanti con un grosso guadagno. Funziona un po’ come in Borsa: anche lì un titolo considerato solido può comunque finire male .
Il bravo giocatore, nell’azione con AA, KK e QQ, terrà quindi in conto questo problema e apporterà i necessari aggiustamenti alla propria strategia. Ad esempio, su un flop coordinato come 5-6-7 rinuncerà a finire subito ai resti e procederà in maniera più cauta vista la possibilità di scala, trips e anche di doppia coppia. Il giocatore principiante si butterà invece a capofitto lamentandosi poi che l’altro ha chiamato pre-flop con 89.
Se trovate anche voi un avversario incapace di mollare le sue big pair dopo il flop, potrà allora essere profittevole giocargli contro con mani come 33, 44 o 56 suited. Se avrete la fortuna di hittare un monster flop, lo vedrete probabilmente pregare fino al river che arrivi un altro Asso a salvargli il piatto.”