Bluffare Phil Ivey non è mai una buona idea, anche solo per evitare di subire lo sguardo penetrante che ha reso famoso il 10-volte campione WSOP. Ma a volte, se vuoi puntare davvero in alto, sei costretto a prenderti dei rischi.
Lo fece Tom Dwan ad High Stakes Poker quando mise in scena quello che è forse il bluff più bello di tutti i tempi, e lo ha fatto in tempi più recenti anche Doug Polk. Il professionista/youtuber era tra gli ultimi quattro giocatori in corsa per la vittoria dell'high roller da $250.000 dell'Aussie Millions nel 2015 e ieri ha postato un interessante video sul suo canale Youtube nel quale analizza un bluff andato male proprio contro King Phil.
DOUG POLK SPIEGA IL BLUFF SU PHIL IVEY CON A-HIGH
Doug apre il gioco dal bottone con a 4 , rilanciando fino a 55.000 chips sui blinds 20.000-40.000. Mike McDonald folda dallo small blind e Ivey chiama con 10 9 dal grande buio dopo averci pensato per qualche secondo. Entrambi hanno più di 2.5 milioni dietro.
"Aprire da bottone con un qualsiasi Asso è sicuramente una mossa standard, così come il call con 10-9 di Ivey".
Il flop è 3 10 2 . Entrambi fanno check.
"Ivey ha top pair, mentre io ho A-high e un progetto di scala a incastro. Quando Ivey fa check, io faccio check a mia volta. Ci sono delle motivazioni valide per cbettare, ad esempio se prendiamo un 5 o un Asso possiamo sicuramente valuebettare e se prendiamo un 4 abbiamo un buon punto. Inoltre, possiamo far foldare mani come Q-J al nostro avversario negandogli l'equity. Il problema è che se veniamo check-raisati siamo in uno spot difficile e se chiama siamo dietro molto spesso. Secondo me è meglio checkare, anche se talvolta va bene puntare per non dare punti di riferimento ai nostri avversari".
Il turn è un 2 e Phil punta 75.000 sul piatto di 134.000. Doug chiama.
"Ivey decide di puntare con la sua top pair per costruire il piatto. Sa che è molto improbabile che sia indietro, perché con una mano superiore alla sua avrei puntato sul flop e in più questo 2 non mi aiuta. Quali mani ci sono nel mio range con un 2? A-2, K-2s, Q-2s. Non molte, quindi non è molto preoccupato, anche se è vero che un 2 farebbe check sul flop proprio come ho fatto io. Ivey punta sapendo che gran parte del mio range di call è composto da un 3, una pocket pair media e qualche A-high. Io decido di chiamare perché con A-4 ho un discreto showdown value e inoltre posso valubettare su un 5 al river o chiamare con un 4 o un Asso".
Il river è un 6 , nel pot ci sono 284.000 e Phil punta 200.000. Doug ci pensa per qualche secondo e poi piazza il bluff rilanciando fino a 580.000.
"Penso che questo 6 non migliori quasi mai la mano di Phil Ivey. Nel suo range c'è un 10, qualche set o scala occasionale oppure qualche progetto bucato di scala o di colore. Decide di puntare 200.000, che è una puntata ragionevole. In questo caso potrei davvero fare tutte e tre le opzioni possibili:
- potrei foldare, pensando che abbia troppe mani di valore nel suo range;
- potrei chiamare, pensando che abbia troppi bluff nel suo range;
- potrei bluffare, pensando che abbia qualche mano di valore e qualche bluff.
Alla fine decido di rilanciare e il motivo per cui penso che A-4 sia la mano giusta per questa mossa è che il 4 è una bella carta: blockero mani come 4-5 e 4-2 che potrebbero decisamente valuebettare al river.
Il mio rilancio mette Phil Ivey in una situazione difficile. Quando hai un 10 in mano in questo caso pensi che il tuo avversario non stia bluffando. Questo perché spesso molti giocatori hanno paura di bluffare in quanto credono di rappresentare troppe poche mani, quindi, quando lo fanno sanno di rappresentare forza. Ma i buoni giocatori sanno che devono bluffare alcune mani con la giusta frequenza. A-4 appartiene a questa categoria di mani.
Quando subisci questo raise su questo board con un 10 puoi foldare, perché pensi che il tuo avversario possa avere un 2, 4-5 o un set. Ma anche dei 10 migliori come K-10 e A-10. Quindi, 9-10 è una delle mani peggiori con cui valuebettare/chiamare. In generale, quando il tuo avversario ti rilancia in questo spot, dovresti foldare la parte più debole del tuo range di valuebet, perché altrimenti a lungo andare finisce per pagare troppo.
Qui ho rischiato 580.000 per vincere circa 480.000, quindi Ivey poteva foldare tra il 55 e il 60% delle volte senza problemi, in quanto il prezzo che avevo scelto di fargli pagare non era ottimale per chiamare. Comunque, Ivey deve aver considerato anche un'altra cosa: forse il mio avversario crede che io bluffi troppo. In tal caso può sicuramente pensare di chiamare con 9-10".
Alla fine Phil Ivey chiama e vince il piatto da 1.444.000 chips. Doug Polk chiuderà poi il torneo in 3° posizione per $807.709.