Doug Polk, quasi 5 milioni di dollari vinti nei tornei live, non è soltanto un fortissimo poker player, uno dei migliori specialisti di heads-up che il No Limit Hold’em. ‘WCGRider’ è anche uno streamer molto seguito, si potrebbe dire un antesignano di una categoria che oggi va per la maggiore.
Qualche giorno prima di vincere il secondo braccialetto in carriera, Doug Polk ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di PokerIndustry Pro, dove ha parlato proprio della sua esperienza di streamer, più precisamente sul canale Twitch di Upswing Poker, il sito di training che lo stesso pokerista ha aperto coi colleghi Ryan Fee e Matt Colletta.
Polk detiene il record per la vincita più alta mai ottenuta in un torneo di poker online trasmesso in streaming su Twitch: 162.000 dollari conquistati superando gli avversari in un torneo da $700 su PokerStars.com.
Doug Polk punta più sull’intrattenimento e sul divertimento che sulla tecnica del poker: “Ho uno spazio in cui rispondo alle domande – racconta ‘WCGRider’ – “ma visto che c’è Upswing Poker e che cerchiamo di vendere contenuti di coaching, preferisco concentrarmi sul lato ‘fun’ del poker”.
Come il prossimo autunno, quando Polk lancerà la Bankroll Challenge: “Credo proprio che proverò a partire da $100 di bankroll e a trasformarli in $10.000. Ho chiesto a un po’ di gente e pare che sia questo che i viewer vogliono vedere più di tutto. Penso che potrei provarci a settembre o a ottobre”.
Doug Polk e gli inizi su Twitch
A proposito di sfide, Polk ha ricordato di come abbia iniziato a fare streaming addirittura nel lontano 2008, quando ancora Twitch non esisteva – o meglio, era nota come JustinTV: “Decisi di fare una prop bet in cui dovevo vincere 400 buy-in al NLHE $0.10/$0.25 in un mese. La sfida fu un fallimento, ma ripresi tutto in diretta streaming”.
Questo, invece, fu un successo: “Ai tempi non era figo come Twitch. C’erano solo una webcam, io, la mia sedia e lo schermo del mio computer. Non si potevano neppure vedere le mani che giocavo. Semplicemente la gente poteva guardare me che tentavo di vincere la prop bet e ascoltare la musica che mettevo”.
Eppure il pubblico parve apprezzare: “Avevo un setup primitivo, eppure anche a quei tempi, durante la sfida, avevo tipo 1.000 persone al giorno che si collegavano per vedere cosa stessi facendo”. Ricordate che siamo nel 2008, quando di streaming ancora ben pochi avevano sentito parlare.

‘WCGRider’ e i dolori del giovane streamer
Durante l’intervista, Doug Polk ha specificato che lo streaming su Twitch non è certo una fonte di denaro, quanto un mezzo per acquisire una fan base più ampia, farsi conoscere di più e far parlare di se e di Upswing Pokre, insomma. Questo nonostante creare contenuti non sia certo una passeggiata di salute.
“È davvero dura. Se guardiamo a quante ore abbiamo già trasmesso sul canale Twitch di Upswing Poker, penso che siamo già a 450 – anche se 150/200 delle quali solo di Ryan Fee. Sono comunque tonnellate di ore di contenuti”.
“La cosa bella – ha proseguito Doug Polk – “è che le situazioni del poker tendono ad essere così uniche che è raro vedere succedere più volte la stessa cosa. Vediamo tante mani diverse, tanti tipi di giochi diversi e su diversi siti, quindi penso che l’esperienza di seguire il nostro streaming cambi costantemente”
Doug Polk tra ‘trolling’ e futuro
‘WCGRider’ ha raccontato anche un piccolo aneddoto che fa capire bene come per lui lo streaming su Twitch sia più un divertimento che altro: “Mi diverto tanto a fare streaming… è divertente interagire con le persone e amo ‘trollare’ chi mi fa delle domande stupide”.
“Proprio l’altro giorno, ero in streaming e qualcuno mi fa tipo: ‘Ehi, che fai se qualcuno va sul tuo canale e vede le tue carte private?” Stava parlando dello Stream Sniping, una pratica che gli streamer vanificano semplicemente andando in onda con un ritardo”.
E qui arriva la ‘trollata’: “In diretta io reagii così: ‘Oh mio dio, non ci avevo pensato!” Mi sono girato dietro di me e ho guardato Ryan Fee e abbiamo dato di matto davanti alla telecamera, ma naturalmente stavamo solo trollando il tizio”.
La chiusura è dedicata al Doug Polk pensiero su come evolverà lo streaming del poker live da qui a un anno: “Penso che sarà molto più competitivo. Penso che ci sarà sempre più gente che farà streaming, quindi sarà dura. Tuttavia, se si guarda alla crescita di Twitch Poker, si capisce come la categoria stia crescendo. Le visite alla sezione Poker aumentano sempre più; quindi sì, sarà più competitivo come ambiente, ma ci saranno più spettatori, quindi è una situazione positiva per tutti”.