Tra le skill imprescindibili per i torneisti di poker, una delle più importanti riguarda la gestione delle situazioni da short stack. Vista l'importanza della tournament life, sapersi mantenere in linea di galleggiamento per sopravvivere più a lungo possibile è fondamentale per chi vuole andare avanti nei tornei.
Ma qual è il modo migliore per gestire le situazioni da short stack nell'ottica di minimizzare i rischi di eliminazione e di massimizzare il valore atteso? Vediamolo subito con i consigli del professionista di 888poker Ian Simpson.
In questo Articolo:
Quando si è short stack
Per iniziare, Simpson inizia a mettere dei paletti sul numero di big blinds da cui è lecito iniziare a parlare di short stack.
"Tanti giocatori la pensano in modo diverso. Per alcuni 20 big blinds significa già essere short stack, il che è sbagliato. Hai molta più utilità di quanto si creda con gli short stack. Personalmente tendo a pensare che lo short stack inizi a 15 big blind. Da questa size inizio a openpushare."
Alternative al push
Il pro di 888poker sottolinea poi come da short stack siano possibili linee alternative al canonico 'push or fold'.
"Anche quando hai uno stack davvero davvero short, non hai solamente l'opzione dell'openjam. Ci sono altre possibilità rispetto all'all-in o fold anche con uno stack short. Miniraisare con 8bb potrebbe sembrare sospetto per gli avversari, ma può aprire la porta a belle cose.
Il big blind può chiamare visto il buon prezzo e lo puoi coolerare postflop, possono floppare una pair e sono costretti a mettere nel piatto gli ultimi spiccioli. Devi fare questo anche coi bluff, come A7o, K8o, cose così, senza aver paura di raisare e poi foldare. Quindi avere un range di openpush e un range di miniraise da short stack massimizza le vincite che puoi ottenere con le tue mani migliori. Ad esempio qualcuno può tribet pushare la tua apertura quando hai gli assi, o si possono infilare in brutte situazioni postflop quando miniraisi."
L'ICM insegna che la tournament life è davvero importante quindi se riesci a evitare un cooler è meraviglioso.
Ian Simpson
Tribet-foldare da short stack
Per Simpson l'antifona non cambia anche parlando di tribet.
"I solvers diventano sempre più potenti e hanno scoperto delle situazioni in cui puoi tribettare senza andare all-in da short stack e poi trovare sempre dei fold quando sei a un final table. L'ICM insegna che la torunament life è davvero importante, quindi se puoi evitare un cooler è meraviglioso."
L'inglese fa poi un esempio concreto.
"Diciamo che sei a un final table, qualcuno rilancia e hai 15bb. Puoi tribettare a 4bb, 4,5bb con buone mani come AQ. Queste mani sono abbastanza forti per andare all-in, ma se ci sono un raise, una tribet, il push di big blind e il repush di original raiser, i loro range sono molto concentrati e puoi foldare AQ per evitare un cooler, siccome ci sono due all-in con four- e fivebets.
I range degli avversari in questa situazione si concentrano sul top del top e puoi foldare tranquillamente. Se invece dopo la tua tribet da short stack big blind folda e original raiser pusha, il suo range è sempre abbastanza wide da chiamare con mani come AQ, 99 e simili."
Stop and go
Simpson parla anche di un'altra azione possibile da short stack: lo stop and go.
"Mettiamo tu abbia sette big blind o meno. Devi parlare da big blind senza fold equity se qualcuno rilancia, visto che se pushi original raiser dovrebbe chiamare per 5bb e qualsiasi cosa abbia aperto, otterrà un buon prezzo per chiamare. Nei tornei questo è una specie di disastro, perché far foldare il tuo avversario significa non rimettere la tournament life al centro del tavolo. In queste situazioni puoi chiamare con un po' di mani e generare fold equity postflop."
Anche qui Simpson porta un esempio concreto.
"Immaginiamo che chiami da big blind con J9 e scende un flop 8-T-2. Devi openpushare. In questa situazione floppi un po' di equity e gli avversari dovranno foldare qualche mano migliore. Ad esempio devono foldare mani come A7s perché non ha floppato abbastanza equity per affrontare il tuo open jam. Quindi possiamo chiamare preflop e poi fare uno stop and go quando floppiamo un po' di equity, visto che gli avversari adesso hanno un range di fold che protegge la nostra tournament life."
Come approfondire
Secondo Simpson è molto importante studiare queste situazioni di gioco sui Solver manipolando gli scenari per vedere le diverse risposte. Ma anche seguire le live stream dei pokeristi su Twitch, o vedere video su YouTube può essere di grande aiuto per migliorare nella gestione degli short stack.
"Essere short stack può anche essere intimidatorio, perché la tua tournament life potrebbe essere messa a repentaglio. Ma quando sei armato di tutta questa conoscenza, quando hai fatto quello che stai facendo adesso, quando cerchi contenuti strategici, avrai più conoscenze, ti sentirai più sicuro, ti sentirai meno intimidito perché avrai una conoscenza che ti aiuterà a fare le giocate giuste."