Vai al contenuto

Il Valore Atteso nel poker. Cos’è e come si calcola l’Expected Value ( EV )

I giocatori alle prime armi si scontrano spesso su terminologie che non sempre possono essere comprese semplicemente da un’analisi superficiale delle parole stesse, ma talvolta vanno approfondite, come nel caso del Valore Atteso, o, se vogliamo essere più moderni e fare bella figura con gli amici, l’Expected Value ( EV ).

Cosa significa expected value

Intanto la definizione, che è sempre quella dalla quale poi possiamo sviluppare tutti i discorsi del caso.

Per Valore Atteso si intende quella porzione di vincita o di perdita che ci aspettiamo di ottenere se dovessimo giocare una determinata mano in un certo modo, infinite volte.

Capirete bene che lo stesso concetto potrebbe essere assegnato non solo ad una mano nella sua totalità, ma anche, e soprattutto, per ogni singola decisione che si prende in uno spot unico.

Il concetto è uno dei più importanti che fanno capo al poker, perché è l’unico che possa definire matematicamente la bontà delle nostre scelte. Il tutto in modo ovviamente teorico, poiché è praticamente impossibile giocare una mano, o prendere una decisione, senza valutare quelli che sono, ad esempio, i parametri variabili come il comportamento e le reazioni dei nostri avversari rispetto ad una nostra azione, per cui l’EV non tiene conto di questi ultimi, ma ci dà la certezza che, prendendo una decisione, qualunque essa sia, nel lungo periodo ci porterà a vincere o perdere soldi.

L’obiettivo principale nel Texas Hold’Em

Quella che stiamo per scrivere potrebbe sembrare a molti una clamorosa banalità, ma per capire bene il significato di Valore Atteso, bisogna tenere presente che il poker è un gioco nel quale vince chi fa meno errori dei propri avversari nel medio e nel lungo periodo e, nel momento in cui si prendono singole decisioni dal valore atteso più alto, o comunque quelle che ci portano a perdere meno soldi possibile, allora la maggior parte del cammino intrapreso che ci porta ad essere dei giocatori vincenti, è praticamente fatta.

Si parla quindi di Valore Atteso positivo quando le decisioni portano ad un EV+, mentre sono da evitare come la peste quelle che portano ad un EV-.

Ma esiste una formula che ci porta a capire se una decisione che stiamo per prendere sia saggia oppure una schifezza?

Per calcolare il Valore Atteso di una determinata scelta, dobbiamo trovare il prodotto, nel senso matematico del termine, di tutti gli scenari che la nostra scelta originerà, in proporzione alle probabilità che essi accadano.

Non spaventatevi, è decisamente molto più semplice farlo che spiegarlo con queste parole.

L’esempio del lancio della moneta

Per capire la parte più semplice del discorso, partiamo dall’esame del Coin Flip, non inteso come il classico AK contro una coppia, con percentuali che si avvicinano al 50% da entrambe le angolazioni, quanto proprio dal significato delle due parole, Coin Flip, lancio della moneta.

Supponiamo di fare un gioco coi nostri amici con regole che decidiamo noi e ci muniamo di una moneta, il classico testa o croce.

Decidiamo che, nel caso esca testa, vinceremo ad ogni giro di puntata 20 Euro, mentre, se esce croce, ne perderemo 18.

Abbiamo tutti gli elementi per capire quale sarà il valore atteso della nostra scommessa, eccoli uno ad uno:

  • abbiamo detto che dobbiamo capire quali sono tutti gli scenari, in questo caso sappiamo che può uscire o testa o croce
  • le probabilità che un evento accada rispetto all’altro, sono esattamente le stesse, 1:2 e 1:2, 50% puro che esca testa o che esca croce
  • abbiamo stabilito l’importo della scommessa: se esce testa vinceremo 20, se esce croce perderemo 18
  • adesso moltiplichiamo i fattori in campo: (1/2)x(20), il cui prodotto è 10 e (1/2)x(-18), il cui prodotto è -9.
  • si sommano tutti i risultati ottenuti, in questo caso 10-9=1
  • il nostro risultato sarà pari a +1, che significa una scommessa a valore atteso positivo pari a 1 Euro, di media per ogni lancio della moneta effettuato.

Certo, non è che se lanciate la moneta, ci sarà un omino che ad ogni tiro vi porta un Euro, ci saranno momenti in cui il caso ( o se preferite… la varianza… ) non sarà a vostro favore e farà uscire “croce” anche per 10 volte di seguito, e questo vi farà arrabbiare, ma l’importante è che la scommessa sia fatta, semplicemente perché essa è profittevole e, nella vostra carriera di lanciatori di monete, sarete ben contenti di ripeterla il più volte possibile.

Per adesso cominciate ad allenarvi su questo concetto, nel prossimo articolo, cercheremo di trasferirlo in un gioco un po’ più complesso come quello del poker, in cui le variabili sono maggiori di un lancio della moneta, ma se siete ragazzi svegli, avrete già capito che non cambierà tantissimo.

Per approfondire meglio questo ed altri concetti, imparate con noi il gioco del poker.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".