Poker online[imagebanner gruppo="pokerstars"]
Alla fine è stato Griffin Benger a trionfare nella prima edizione della Shark Cage di Pokerstars. Il canadese era sicuramente uno dei nomi meno noti tra i finalisti ma certamente non era nella lista degli sfavoriti visto che per lui parlano gli incredibili risultati ottenuti tanto nel poker dal vivo quanto in quello virtuale: oltre 5.3 milioni di dollari incassati online e 1.3 nei tornei live.
Benger si è così portato a casa il trofeo e una ricchissima prima moneta da un milione di dollari, lasciando a bocca aperta e a tasche vuote tutti gli avversari (il format era winner takes all).
Gli ultimi ad arrendersi al canadese sono stati gli altri sette finalisti, ovvero la connazionale Kara Scott, i due temibili tedeschi Ole Schemion e Philippe Gruissem, il ricco imprenditore Bill Perkins, il qualificato online Gareth Coles, l'ex team pro di Pokerstars Vicky Coren e la stella del rugby inglese Mike Tindall, che è stato il vero protagonista del tavolo grazie a un gioco loose e a una leggerezza e spensieratezza fondamentale in contesti di questo tipo.
Il primo a doversi alzare è stato proprio il qualificato online Gareth Coles, che nella primissima mano si scontra con due Jack contro gli Assi del futuro campione e deve salutare tutti. Poco dopo si assiste a uno scontro fratricida tra Ole Schemion e Philippe Gruissem, con il primo che ne esce vincitore e si prende la momentanea chiplead. Dopo poche mani, però, Benger torna in testa grazie allo scalpo di Bill Perkins che shova con una coppia di 4 e perde il coinflip contro l'A-K del canadese.
Stessa sorte anche per Kara Scott, che trova l'eliminazione in 5° posizione da cortissima dopo aver perso un piatto importante con il suo K-J che nulla ha potuto contro l'A-J di Tindall. È sempre il colossale ex rugbista inglese a eliminare l'altra donna al tavolo, Vicky Coren, che le mette tutte con A-K preflop ma viene scoppiata dall'A-10 di Tindall.
Il rugbista mostra un gioco molto "allegro" e aggressivo e sarà per questo motivo che Ole Schemion decide di andare all-in di fronte all'ennesima 3-bet ricevuta. Il problema è che Mike Tindall, dopo tutte le botte prese in carriera, non ha sicuramente paura di chiamare i resti di un ragazzino tedesco ed eccoci dunque allo showdown che decreta l'eliminazione dell'EPT Player Of The Year: A-6 contro A-9 e nessuna sorpresa sul board.
Si giunge così all'heads-up conclusivo con Mike in vantaggio di 5 milioni a 3.6. Il vincitore porta a casa un milione di dollari, mentre il secondo classificato torna a casa a mani vuote ed è forse questa pressione a far perdere rapidamente la chiplead a Tindall, che patisce molto anche l'esperienza del fortissimo avversario canadese.
La mano chiave avviene quando l'inglese apre il gioco e di fronte alla 3-bet di Benger decide di pushare con A-J. Il canadese chiama con una coppia di 10 e i due si trovano così a giocarsi un flip che può valere un milione di dollari. Il board è liscio e il piattone finisce nelle mani di Griffin Benger, che in questo modo lascia l'ex rugbista con appena 330.000 gettoni.
Tuttavia, come in un film, assistiamo alla rimonta pazzesca di Tindall, che vince una serie interminabile di piatti e si riporta incredibilmente a quota 3 milioni! Giunti a questo punto, però, i blinds sono altissimi rispetto alla profondità degli stack e Tindall finisce vittima di un trappolone del canadese, che limpa con gli Assi e sul flop 5-10-4 non deve fare altro che chiamare il shove in donk-bet dell'avversario, che allo showdown mostra 5-2.
Turn e river sono nulli e il milione di dollari in palio finisce tutto nelle tasche di Griffin Benger, che con questo trionfo raddoppia le sue vincite nei tornei dal vivo. Per Mike Tindall una grande delusione ma grazie alla Shark Cage abbiamo scoperto un gran personaggio in grado di attrarre moltissime persone nel mondo del poker, sia per il suo passato che per il suo modo di fare. Lui e la bellissima Sara Chafak sono sricuramente le due vere sorprese di questa prima edizione dello show di Pokerstars.
