Nella lezione precedente della nostra Guida Spin & Go, abbiamo cominciato ad imparare come districarci nel favoloso mondo del Bluff al Turn quando, per History, o per semplici deduzioni logiche, saremo portati a tentare di chiudere il colpo in presenza di una decente Fold Equity.
Bluff e giocatori ricreativi
Avevamo anche accennato al fatto che il format degli Spin & Go si presta ad una minore propensione al fold da parte dei giocatori ricreativi e per questo motivo presteremo moltissima attenzione alla selezione delle mani con le quali puntare su Turn che considereremo “Bianchi”.
Questo enunciato è ancora più importante poiché si rafforza per il fatto che saremo spesso alle prese con giocatori poco inclini a capire che una seconda puntata sul Turn “dovrebbe” significare una manifestazione di forza ulteriore da parte nostra…
Ma niente paura, la cosa a lungo termine, coi nostri range, è solo una manna per il nostro Bankroll.
Inoltre la teoria e la pratica sono due regni totalmente a sé stanti e nel delineato ma favoloso territorio Spin & Go, ogni concetto è decisamente amplificato.
Il Bluff sul Game-Changer sceso sul Turn
Il “Game-Changer” è un termine che l’ideatore di questa guida ha coniato per descrivere nuove possibilità di rappresentare inaspettate forze della mano originate dal Turn.
Gli esempi più comuni sono: le carte che chiudono i Flush Draw, altissime Over Cards (Assi e Kappa in generale) e tutte quelle carte che completano una scala.
Poniamo il caso di trovarci di fronte a questo Board: 6 5 2 k . La situazione è quella descritta nella lezione precedente, quando avevamo C-Bettato al flop ricevendo il call del nostro avversario.
Ora la situazione cambia. Scende una overcard molto alta rispetto al Flop che, soprattutto, completa il Draw a fiori.
Il consiglio è quello di sparare anche la seconda, sia con un pezzo a fiori in mano, il famoso blocker, che riduce la possibilità che Villain possa avere già a sua volta colore, sia con mani come a 8 7 oppure ancora 9 7 .
"Niente è cambiato, ma tutto è cambiato"
In una disciplina come quella degli Spin&Go, questo è un Turn che intacca la voglia di chiamare anche al più “calling station” dei nostri avversari più deboli e appiccicosi. Nella loro testa vi è spesso l’idea che in questo momento “molto è cambiato”.
Per un pensatore non esattamente sofisticato che mira a giocare esclusivamente osservando la scacchiera, quest’ultima, per lui, è diventata improvvisamente una scacchiera molto pericolosa.
Il temutissimo ”flush” e l'ancor più temuto “AK”, sono appena atterrati e, seppur queste carte non siano esattamente frequentissime nel nostro range, ecco che rappresentano una ragione apparentemente convincente per stracciare la propria mano, alcune volte migliore della nostra.
Anche in questo caso la regola non è fissa, l’approccio deve sempre e comunque essere teorico e commisurato alla propensione al call/fold del nostro avversario. Buttarci a pesce contro uno che chiamerebbe anche con due immaginette del candidato alle elezioni, non è mai una buona mossa.
Dalla prossima lezione ci dedicheremo all’ultima strada, il river, ci aspettano gioie e dolori…
Articolo estratto da PokerStarsschool.com by Pete Clarke
In questa pagina puoi trovare la lezione precedente
In questa pagina puoi trovare la lezione successiva
In questa pagina puoi trovare la guida completa