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Heads Up: massimizzare il nostro profit contro i giocatori occasionali

Nel palinsesto di quest’anno, lo SCOOP 2019 non presenta una specialità che tradizionalmente è invece sempre stata protagonista di queste particolari Series, l’Heads Up. 

Proviamo a consolare gli amanti dell’Heads Up dedicando loro un articolo senza pretese, che si occupa di strategia base.

La difficoltà e al tempo stesso la bellezza di questa disciplina sta nel fatto che, sia le capacità che i difetti, vengono amplificati all’ennesima potenza.

Per questo motivo, se siete consapevoli di non riuscire a battere i giocatori più forti di voi, sappiate che sarà molto più facile battere quelli che vi sono inferiori tecnicamente. 

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Ecco perchè, se aprite una sessione di Heads Up e vi accorgete che dall’altra parte c’è un giocatore meno forte di voi, è necessario sfruttare al massimo questa occasione.

Abbiamo voluto suddividere la categoria dei giocatori ricreativi in due macro gruppi, tight/calling station e aggressive maniac. 

Tight-Calling Station

È decisamente la categoria all’interno della quale  i giocatori occasionali amano formare numerose sacche e fare sostanziosa comunella. 

 

Li riconoscerete dallo stile comune: difficilmente abbandoneranno il colpo pre-flop ,saranno curiosi di vedersi almeno le prime tre carte seppur con combo marginali e diventeranno aggressivi solo quando saranno Nuts o giù di lì.

Contro di essi conviene sempre puntare quando abbiamo una mano che sentiamo superiore alla loro, qualsiasi strada andrà bene. 

Nella maggior parte dei casi non rilanceranno in bluff, chiameranno con un punto peggiore del nostro e a quel punto potremo punirli. 

Non bisogna essere i campioni del mondo per capire che il bluff con questa tipologia di giocatori non dovrebbe avere diritto di cittadinanza se non in situazioni estreme.

Ricordate sempre che in generale l’attesa a poker paga quasi sempre, ma in questo caso sarà ancor più remunerativa. 

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Aggressive Maniac

Anche questa categoria non rientra tra i giocatori forti, anche se è decisamente più fastidiosa da affrontare rispetto a quella appena descritta. 

Essere aggressivi è certamente una qualità importante per diventare dei buoni players, ma se viene utilizzata senza criterio essa ti chiederà il conto.

Va da sé che la strategia da adottare è quella di evitare di prendere iniziative quando non è il caso, visto che lo faranno loro. 

Noi saremo pronti a castigarli quando potremo chiamare con punti anche marginali e uccellarli nei momenti più profittevoli.

Un bel check sul river fuori posizione una volta ogni tanto potrebbe portarci al profitto sperato.

Aumentare la frequenza dei call quando ci sentiamo che qualcosa non quadra, anch'essa può essere una buona idea, ma cerchiamo di non passare dalla parte del torto. 

Pagheremo questa tattica in termini di usura mentale e massima concentrazione, ma esso è un costo davvero basso che consigliamo di sostenere.

In entrambi i casi appena descritti, l’attitudine di questi giocatori a preservare quel tipo di caratteristiche, è piuttosto marcata, quindi non c’è ragione di cambiare la nostra contro-strategia, a meno che dall’altra parte non ci sia un giocatore discreto che riesca a prendere adeguate contromisure. 

 Articolo tratto da pokerstarsschool.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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