Sta per chiudersi l’avventura imprenditoriale di Phil Ivey nel mondo del poker training. A partire dal 1 maggio, infatti, Ivey League – il sito fondato da ‘No Home Jerome’ nel 2014 – non verrà più aggiornato.
Una storia cominciata ormai oltre quattro anni fa, quando Ivey decise di acquistare LeggoPoker; un’avventura forse mai decollata davvero, nonostante il pokerista americano avesse coinvolto parecchi nomi altisonanti del poker mondiale.
Rimborsi per tutti
La creatura di Phil Ivey, famosa per i suoi video di tecnica e strategia, non sparirà dal web: i contenuti caricati rimarranno disponibili almeno fino a quando Ivey League non avrà rimborsato tutti gli utenti che hanno sottoscritto l’abbonamento annuale.
Per quanto riguarda le sottoscrizioni mensili, queste potranno essere cancellate in qualsiasi momento, con rimborso immediato. Con buona pace di chi proprio in questo periodo aveva deciso di affidarsi ad Ivey League per migliorare il proprio gioco.
Ivey League al passo di addio
In questi tre anni, la Ivey League ha prodotto numerosi contenuti, riguardanti non soltanto il Texas Hold’em, ma anche varianti come il Pot Limit Omaha e i Mixed Game – sempre più apprezzati dalla community pokeristica internazionale.
Tutti i video sono stati curati da giocatori di livello mondiale e dal curriculum invidiabile. A parte lo stesso Phil Ivey, hanno collaborato ai contenuti della Ivey League anche player del calibro di Patrik Antonius, Mike Leah e Andrew Lichtenberger.
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Colpa del… poker online
La motivazione ufficiale della cessata attività ce la spiega direttamente il sito della Ivey League, che cita una non meglio precisata “situazione attuale del poker online”. Difficile dare una spiegazione accurata, visto che il concetto non viene approfondito.
Più che per lo stato del mercato del poker online, probabilmente la Ivey League – nella persona del suo fondatore – si sarà resa conto che il rapporto tra costi di produzione e numero di abbonamenti comincia (o continua?) ad essere troppo sbilanciato verso il primo fattore.
Anche perché dal Black Friday in avanti, non è che il mercato del poker online sia cambiato poi così tanto…