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James Hartigan: "vi racconto la scelta dei Loose Cannon al Big Game"

Per chi conosce o è comunque a contatto delle dinamiche del poker live da tempo, non può non aver mai sentito parlare di una delle figure che più delle altre hanno divulgato il nostro gioco, sia dal punto di vista mediatico che prettamente tecnico, James Hartigan, foto in homepage.

Il commentatore di origine inglese ha legato il suo nome per tanti anni alle dinamiche del Tour che si gioca nel Vecchio Continente, l'European Poker Tour, tenendo compagnia a migliaia e miglia di appassionati in tutto il mondo.

Il ritorno del Big Game e tutto ciò che c'è dietro

Con il ritorno di un format come "The Big Game", che mancava da tanto tempo nella scena del poker mondiale, James Hartigan è stato chiamato a fare parte della sua organizzazione, soprattutto in sede di scelta dei protagonisti.

Se da una parte è abbastanza semplice riconoscere quelli che possono trainare il format a livello di intrattenimento, scegliendo tra gli Ambassador di PokerStars (poker), o tra i players che più aiutano gli ascolti del Big Game, dall'altra si è resa necessaria una scelta per effettuare una cernita tra chi di poker non capisce tantissimo e chi ne capisce troppo.

Stiamo ovviamente parlando della scelta dei loose cannon della nuova stagione, quella partita, sarebbe meglio dire "ripartita", alla fine dell'anno scorso.

Phil Hellmuth Big Game in tour
Phil Hellmuth

È ufficiale, infatti, dopo il suo ritorno nel 2023 dopo una pausa di 12 anni, PokerStars ha confermato che The Big Game on Tour tornerà anche quest'anno, con altri episodi che verranno girati al festival NAPT di Las Vegas.

L'anno scorso sono stati girati dieci episodi dello show, con artisti del calibro di Phil Hellmuth, Maria Ho, Lex Veldhuis e Sam Grafton. Lo show presenta un Loose Cannon che riceve $50.000 e deve sopravvivere a 150 mani giocando una partita di cash game $50/$100 con un tavolo di professionisti del poker, i già citati ambassador e celebrità varie.

La scelta dei loose cannon

Durante i processi di audizione dello scorso anno, Hartigan ha detto che lui, insieme ai colleghi giudici Joe Stapleton e Nadya Magnus – lei stessa ex Loose Cannon – ha dovuto "infilare l'ago" per trovare i Loose Cannons perfetti.

Intervistato da Pokernews, Hartigan ha rilasciato alcune dichiarazioni.

Il grande gioco in tour
La puntata con Phil Hellmuth e Lex Veldhuis

"Abbiamo avuto alcune persone che sono arrivate alle fasi di audizione, ed era molto chiaro che erano abbastanza avanti nel loro percorso nel poker; Grinder di Las Vegas o persone che stavano già guadagnando importanti giorni di paga grazie al poker.

Dall'altra parte c'erano altre persone che erano troppo inesperte. O avevano appena scoperto il poker, e forse stanno ancora giocando solo freeroll o partite casalinghe, gli homegames".

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Abbiamo bisogno di qualcuno che sia abbastanza avanti nella sua comprensione del poker e nel suo percorso pokeristico per essere competitivo, ma l'opportunità di giocare con $50.000 in una partita da $50-$100 deve essere un palcoscenico completamente nuovo per loro. Questo è quell'equilibrio che cerchiamo".

Le dinamiche diverse dei nuovi episodi

La dinamica è cambiata non solo dai professionisti del poker al tavolo, ma anche da altri dilettanti e celebrità come Dave Krosky, del quale vi abbiamo dato conto in un articolo di pochi giorni or sono.

"[Dave] è anche un po' una mina vagante, continua Hartigan, forse anche più di Lily! ( Lily Newhouse NDR ) Questo crea una dinamica interessante ed è quello che vogliamo. A volte si fa bene e a volte si sbaglia. Non direi che siamo stati fortunati perché il pensiero, il tempo e la pianificazione sono stati determinanti per chi avevamo nello show.

Il grande gioco in tour
Il tavolo della puntata precedente del Big Game

"Ma se non si ottengono le formazioni giuste, si può ottenere un disastro al tavolo, alle volte in senso positivo, altre no. Allora hai davvero il tuo bel da fare in post-produzione!"

"Ero preoccupato perché i piatti non erano così grandi come la prima serie", ha detto Hartigan. "Certo, con Alan Keating seduto al tavolo con centinaia di migliaia [di dollari] e giocando ogni mano. Ma ci sono così tanti momenti particolari nei primi due episodi, quindi ci sono alcune mani davvero interessanti.

"È una dinamica diversa, in quanto dovrebbe essere basata su chi sono i giocatori. Lo show è divertente [come il 2011], ma in un modo molto diverso, e questo mi piace".

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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