Poker liveDopo la scorpacciata di tornei ai massimi livelli che i giocatori di tutti il mondo hanno mostrato durante i 99 tornei delle World Series Of Poker, il poker live è tornato ad avere il suo epicentro in Europa, con tutta una seria di tornei targati 
, tra i quali quello conclusosi ieri, domenica 04 agosto, sull'isola di Cipro, La Dolce Vita Series.
Dall'altra parte del mondo, invece, si moltiplicano i format televisivi seguiti dalle telecamere streaming dei circuiti più famosi delle partite di cash game e uno di questi è il redivivo Big Game.
Alcuni giorni fa è uscito il nuovo episodio, il settimo, della nuova stagione del format che così tanti proseliti aveva fatto nel momento in cui il poker esercitava il massimo appeal in tutto il mondo e che ha ripreso quota a seguito del nuovo successo mediatico, giunto all'indomani della fine del Covid.
Lo scontro Grafton-Krosky
La seconda sessione dal settimo episodio, ha messo in evidenza uno scontro tutto da gustare tra l'ambasciatore di PokerStars Sam Grafton e l'imprenditore di Las Vegas Dave Krosky, che ha avuto origine dopo una mano iniziale in cui Krosky ha portato a casa un pot da $41.000 che ha dato il via alle loro schermaglie dialettiche.
Poco dopo i due si sono ritrovati di nuovo contro, con Krosky che ha aperto a $500 con 5 4 da late position, Ian Black ha aggiunto da Small Blind con 9 8 e Grafton ha messo da BB con una coppia di 6 neri.
Grafton non poteva chiedere di meglio sul flop k 6 3 che gli ha permesso di chiudere il suo set contro il progetto di bilaterale del suo avversario, che ha deciso di andare in continuation bet a $5.000, puntata che solo Grafton ha deciso di vedere.
Un 8 , carta molto pericolosa per entrambi, ha indotto i due a checkare, prima che cascasse un 2 sul river, sul quale, ancora una volta, i due hanno deciso di bussare ancora una volta.
Grafton ha mostrato la sua coppia trasformata in set e a questo punto si è svelato l'arcano, perché Krosky ha palesato la sua intenzione di non voler checkare.
Il problema nasce dal fatto che il movimento delle mani di Krosky aveva dato a tutti l'impressione di una manifestazione di volontà che portasse a quella decisione, ma così non era.
«Non stavi checkando?» ha chiesto Grafton. "No, non stavo checkando", ha risposto Krosky.
Le azioni della mano di Krosky sono state considerate e confermate come un check e Grafton è stato sollevato da ogni responsabilità.
"È stato sicuramente un mio errore; dai la colpa alla mia mancanza di esperienza. Queste sono lezioni di apprendimento costose", ha sorriso Krosky.
Non finisce qui
In una mano successiva Phil Laak ha aperto da Under The Gun con J 10, Krosky ha flattato con 5 3 e si è formato un 4way pot, visto che dai blind hanno messo rispettivamente Grafton con 5 5 e Maria Ho con k 6 .
Grafton ha nuovamente centrato il suo set, questa volta di 5 e questa volta grazie al mono out preso al flop a 5 2 .
Laak è andato in cbet a $1.000, causando il click raise da parte di Korsky a $2.000. La palla tornava a Grafton che andava in 3Bet a $6.500, mossa che originava il solo call del loose cannon, prima che sul turn si palesasse un 4 , ennesima carta fortunata per Krosky.
I due le hanno messe tutte nel mezzo creando un piatto di $108.000 che ha dato origine a un accordo su un doppio river che non ha in nessuno dei due casi accoppiato il board.
Terza vittoria consecutiva per Krosky.
Gli stack finali
Dopo tutta una serie di altre mani che hanno sancito un piccolo recupero da parte di Grafton, questo è stato il risultato finale della puntata:
| Posizione | Giocatore | Profitto/Perdita |
|---|---|---|
| 1 | Maria Ho | +$50.800 |
| 2 | Dave Krosky | +$45.700 |
| 3 | Michael Ian Nero | +$38.500 |
| 4 | Lily Newhouse | -$7.100 |
| 5 | Sam Grafton | -$34.600 |
| 6 | Phil Laak | -$84.500 |
