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Johnny Lodden 'profeta' dell' Omaha a 5 carte

Johnny Lodden, folgorato dal 5-card Pot Limit OmahaQuando si scopre una variante di poker nuova e stimolante, si vive sempre un entusiasmo contagioso, unito alla voglia di giocare ed imparare in continuazione. E' quanto accaduto con il 5-card Pot Limit Omaha a Johnny Lodden, ex baby-prodigio del poker norvegese ed europeo e membro del PokerStars Team Pro.

Nell'ultima puntata del suo blog, l'ex "bad_ip" (suo storico nickname ai tempi del network Prima/Microgaming, ndr) parla della sua irresistibile infatuazione per questa variante abbastanza recente: il 5-card Pot Limit Omaha, ovvero giocato con 5 carte personali in luogo delle classiche 4.

E dire che le cose non sembra stiano andando alla grande, per lui, in questa specialità. Attualmente Lodden è infatti in downswing ma con una spiegazione molto semplice: "ho giocato davvero troppe mani contro il più grosso fish al tavolo. Ecco, giocare il 5-card PLO con mani scadenti è qualcosa che bisognerebbe evitare. Il grande vantaggio di giocare questa modalità con un fish è che lui vede il flop il 90% delle volte - non esattamente un gioco profittevole."

RESTRINGIAMO I RANGE - Il segreto è dunque restringere disciplinatamente i range: "a questo gioco vincono quelli che giocano meno mani possibile. Un consiglio importante al 5-card PLO è non giocare MAI i connectors bassi. Mani come 3-4-5-6-7, che in apparenza sembrano fighe, non lo sono affatto. Persino se floppi nuts, con queste mani non puoi stare tranquillo, perchè raramente hai un qualche tipo di redraw, e ciò significa che hai spesso mezzo mazzo da evitare."

Ma i consigli di Johnny Lodden per il Pot Limit Omaha a 5 carte non si fermano qui. "Anche mani con coppie piccole sono da evitare, poichè anche floppare un set può rivelarsi facilmente dispendioso e doloroso. C'è una grossa differenza nella selezione delle mani, tra Omaha a 4 e 5 carte. Le mani che adoro, ad esempio, sono i connectors alti. Più sono alti e meglio è: i miei preferiti sono da 8-9-10-J-Q a 10-J-Q-K-A.

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ERRORI COMUNI - Un errore che la gente tende a fare spesso, secondo Lodden, riguarda le mani con una coppia d'assi. "Tanti 'pottano' preflop con AA. Io la ritengo la peggior mossa possibile. Certo. diverso è il discorso se si finisce allin preflop, ma in ogni caso non è una situazione per la quale vado pazzo, soprattutto se finisci per mettere - ad esempio - 7.000$ preflop con 12mila dietro e più di un avversario ancora nella mano. Nella maggior parte dei casi, ti ritroverai ai resti sul flop da netto sfavorito. Con AAxx double suited è diverso, ma solo con gli assi - e magari anche single suited - rilanciare è proprio un errore madornale. La mia linea è committarmi meno possibile preflop e giocare le mani postflop."

Ancora consigli gratuiti, da parte di Johnny Lodden, e sempre riguardo al 5-card PLO. "Altro errore molto frequente è vedere giocatori che finiscono allin se floppano ad esempio 4-7-8 con 5-6 tra le loro carte. Non è sempre errato, ma il più delle volte rischiate di trovarvi con giocatore che detiene la stessa mano, e magari un altro ha qualcosa come 6-9-10 che per voi non sarebbe certo il massimo..."

APPELLO A POKERSTARS - Lodden chiude il suo blog con un appello ai manager di PokerStars affinchè implementino tavoli online per questa specialità, del cui successo Johnny è sicuro al 100%: "Per quelli che non avessero ancora provato il 5-card PLO, il mio consiglio è di tuffarvici al più presto, perchè è un gioco troppo divertente! Dopo aver giocato a 5 carte, tornare a 4 vi sembrerà come giocare a Hold'em! Un pò come quando hai giocato a poker cinese per tanto tempo e poi provi la variante a carte scoperte... non tornerai più indietro!".

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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