Nella prima parte di questo articolo abbiamo cercato di farvi capire perchè non sia possibile prendere decisioni nel poker di fronte a un 50:50 puro.
La presenza di Dead Money all’interno del Pot immessa dai giocatori prima del nostro turno e della strada su cui dovremo fare action, ci indurrà a fare dei calcoli su basi certamente diverse da quelle di un 50:50.
In questo Articolo:
Il processo di valutazione del subconscio
Il subconscio, in una situazione che ci vede di fronte ad un 50:50, ti consiglia sempre di assumerti il rischio solo se l’esito medio è più buono che cattivo.
Ciò significa che la maggioranza di noi è portata a rifiutare istintivamente gli investimenti 50:50 e persino a rifiutare quelli leggermente a nostro favore.
L’autore di questo articolo è pronto a scommettere che la maggior parte dei lettori di questo pezzo, rifiuterebbe anche un’eventuale proposta di un extra di €20 ogni volta che si vince, oltre al profitto di 1.000.
Il subconscio non è un nostro nemico, ma va seguito col contagocce
Esso è messo lì per proteggerci dal sopportare altissimi livelli di stress e volatilità per margini di guadagno tutto sommato ridotti.
Per nostra sfortuna, invece, il cammino storico del poker ci ha portato fino ai giorni nostri in cui non è possibile rinunciare ai margini di sopravvivenza seppur quantitativamente poco più che insignificanti
Per avere successo nel nostro giochino, la necessità di prendersi dei rischi che mettano a repentaglio il nostro livello di stress, è qualcosa che dobbiamo fare più e più volte.
L’esempio più calzante è quando riceviamo una mano come una coppia di jack e sappiamo che siamo stati aggrediti da un avversario che ha spinto All In con AKo in un piatto quasi vuoto.
Piaccia o no questo dovrebbe essere, tranne casi particolari, sempre call.
Abbiamo il 55% di Equity e avremmo bisogno di meno del 50% per effettuare una chiamata da Break Even.
Il fallimento della valutazione del rischio
La size di puntata che più frequentemente ci troveremo di fronte al river è di circa il 75% del pot.
In termini di Pot Odds, ogni volta che dobbiamo affrontare una puntata di 7,5 su un Pot da 10, otteniamo 17,5:7,5 o, se preferite, 2,33:1.
Ciò significa che la nostra Equity richiesta è del 30% scarso, ma noi siamo talmente intenti a pensare a quanto sia il gap che ci separa da oppo, o da quanto possano funzionare i nostri “Blocker”, che ci dimentichiamo quanto sia basso e profittevole il nostro eventuale investimento.
In questo momento il nostro subconscio ci sta suggerendo il suo mantra fuorviante: “il risultato deve essere significativamente più buono che cattivo”.
Il termini numerici il subconscio ci sta chiedendo di avere qualcosa come il 55% di Equity, qualcosa di assurdo.
In realtà un totale di Pot Odds 2,33:1 dimostra che il risultato effettivamente può essere più cattivo che buono, ma nel lungo periodo può trasformarsi in una chiamata redditizia.
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Se Villain sta bluffando solo un terzo delle volte, puoi addirittura chiamare con profitto esclusivamente con un bluff-catcher.
Una buona parte dei giocatori ricreativi, qui folda non tanto perchè fatica a riconoscere il range di Villain, quanto a causa del subconscio fin troppo esigente.
Capire bene il funzionamento delle Pot Odds, ci aiuta sensibilmente a combattere contro la parte tight del nostro ego.
La soluzione
L’esatta Equity richiesta per effettuare una buona chiamata nel lungo periodo, è contro-intuitiva rispetto a ciò che ci consiglia il subconscio.
Quando vi trovate in situazioni in cui tendiamo grossolanamente a calcolare quanto potremmo vincere o perdere nel long term, fermatevi.
Quando siete di fronte a una decisione da prendere al river o ad un All-In in una strada precedente, sarà semplice calcolare l’equity effettiva.
È un ragionamento che per le prime volte sarà un tantino difficoltoso, ma dopo qualche tempo vi entrerà dentro come una seconda pelle.
Il primo passo è quello di evitare di pensare a Implied Odds, o future fold Equity, calcoliamo BENE la probabilità di vincere il piatto e di conseguenza l’effettiva Equity.
Solo successivamente dovremmo cominciare ad analizzare l’auotonomia di Villain e quante volte pensiamo di poter chiamare per vincere.
È un tipo di percorso che può durare anche settimane o mesi, ma alla lunga vi servirà come il pane e darà i suoi frutti.
Il cervello ha bisogno di imparare che la valutazione del rischio che va bene per tutti i settori della vita, non si applica al poker.
Dobbiamo smettere di fare dei fold orribili solo a causa di un assurdo test della valutazione del rischio da parte del nostro subconscio.
Articolo tratto da pokerstarsschool.com





