Decision point, fold, call o check-raise?
Qualche settimana fa vi avevamo presentato un articolo molto simile a quello che state leggendo, sempre facente capo al fortunato filone delle WPT Learn, le pillole di lezione di poker che compaiono su PokerNews da qualche anno.
Anche in quella occasione, sempre con A-K off suited e sempre con l'inerzia del colpo in mano, avevamo missato il flop, ma ci eravamo fermati alla decisione da prendere al flop parlando per primi.
Qui decidiamo di checkare e dobbiamo fronteggiare la puntata di un player in position.
In una partita di cash game no-limit hold'em l’action arriva a te che da middle position rilanci con a k .
Il cutoff e i bui decidono di callare, per poi andarsi a vedere il flop che recita q j 7 .
I bui fanno check, tu fai altrettanto e il cutoff che agisce in posizione, punta.
I bui lasciano entrambi. L'azione torna a te che sei chiamato alla decisione.
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Asso-re e il flop missato
In un piatto heads-up, non faremmo mai check-fold asso-re su questo board.
L’unica opzione plausibile è che continueremmo a puntare fuori posizione, oppure, se facciamo check, dovremmo come minimo check-callare.
La nostra mano ha molta equity contro il range heads-up del nostro avversario.
Tuttavia, dato che questo flop è stato visto da ben 4 giocatori, il range di puntata del cutoff dovrebbe essere molto più ristretto che in uno scenario heads-up.
Check-fold è la soluzione migliore
Contro un range che include top pair, progetti di colore a fiori, progetti di scala, doppia coppia e set, dovremmo praticamente sempre check-foldare asso-re in assenza di fiori.
Se avessimo tenuto a k , saremmo giustificati ad agire diversamente in questa situazione.
Ma senza un fiori in mano e di fronte a un range che dovrebbe contenere pochissime combo con bassa equity, continuare a insistere in questa mano non sarebbe redditizio a lungo termine.
Check-Fold è l’opzione più sensata