Attraverso un post pubblicato lo scorso 22 novembre, Phil Nagy, il Chief Executive Officer di Winning Poker Network, ha annunciato di aver trovato un nuovo modo, molto efficace, per stanare chi utilizza i famigerati poker bot.
Be’, non lui in prima persona ovviamente, ma il suo team di sicurezza. Si tratta di una scoperta molto importante sul funzionamento dei bot moderni, talmente importante che – giustamente – Nagy ha deciso di condividerla con tutta la community.
La tecnica dello screen scraping
Come ha spiegato Nagy, alcuni tipi di poker bot oggi utilizzano lo screen scraping per analizzare i dati in tempo reale: “Il nostro team di sicurezza ha scoperto che sia i bot privati sia quelli commerciali processano le informazioni al tavolo da poker (quali carte hanno, la posizione, eccetera) leggendo i pixel grafici”.
Dopo questa scoperta, il team di sicurezza di WPN ha sviluppato nuovi modi per fermare i bot, quantomeno nel breve periodo. Rimappando i tavoli, i bot non riescono più a interpretare i pixel e quindi a prendere decisioni in base alle dinamiche in-game.
Il problema di questa soluzione è che, presto o tardi, i poker bot riescono a “risolvere” il nuovo layout dei tavoli e tornano così a poter reperire le informazioni grazie agli elementi grafici.
Una soluzione temporanea ma efficace
La scoperta del team di Nagy rimane comunque importante, perché va ad arricchire l’arsenale di mosse che le poker room online possono sfruttare per contrastare gli account illegali. Non a caso, negli ultimi sei mesi, i siti che fanno capo a WPN hanno introdotto ben quattro aggiornamenti grafici.
Questo ha costretto i programmatori dei poker bot a rimettersi al lavoro per riconfigurare i loro software. Lo sa bene lo stesso Nagy, che nel blog post di cui sopra ha riportato un passaggio trovato su un forum dedicato ai poker bot:
“Sì, sembra che WPN abbia deciso di cambiare font ogni 1-2 settimane, ed è un problema. Un altro problema è che i loro font dedicati alle puntate sono diventati così confusi che lo scraping non è più affidabile”, scrive nel forum un probabile sviluppatore di bot.
La lotta ai poker bot continua
Il team di sicurezza non si limita però ad aggiornare graficamente il layout dei tavoli il più spesso possibile. Dopo averlo fatto, vengono passati in rassegna gli account che da un momento all’altro abbassano drasticamente il proprio volume di gioco. Ai proprietari viene richiesto di completare una sorta di “protocollo anti-bot”.
Chi non riesce o non vuole dimostrare la bontà del proprio account, se lo vede chiudere.
Recentemente, grazie a queste misure, WPN ha chiuso 46 poker bot recuperando oltre $450.000.