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Lex Veldhuis

Perché non miglioro giocando a poker? La risposta di Lex Veldhuis ti illuminerà

Giochi a poker da una vita, trovi anche il tempo di seguire gli streamer su Twitch e non disdegni di leggere articoli di strategia. Eppure non migliori. Non riesci ad essere un giocatore vincente, a parte qualche colpo dettato dalla fortuna.

Hai mai pensato che il problema potrebbe non essere legato alle ore giocate o a quelle passate a informarti e a guardare video di mani? Hai mai pensato che il problema potrebbe essere semplicemente nella tua testa.

La mentalità da “tavolo da cucina”

Durante una delle sue numerose dirette Twitch, Lex Veldhuis ha letto un commento di un utente in chat: “Le persone i generale sovrastimano le proprie abilità. Penso che sia dovuto al fatto che non sanno ciò che non sanno, perciò pensano di conoscere tutto ciò che c’è da sapere, ma in realtà ci sono parecchie cose che ancora non comprendono”.

Veldhuis ha espresso immediatamente il suo parere, facendo propria la tesi del suo follower, e anzi lanciandosi in un’utile quanto improvvisa lezione di mental coaching: “Sono d’accordo, perché molte persone hanno la mentalità da tavolo della cucina.

Ma che cosa significa?

Il video di Lex Veldhuis

Lex utilizza questa metafora molto efficace per spiegare quello che potrebbe essere un problema che blocca molti giocatori: sono bravi contro le persone con cui giocano abitualmente, ma al di fuori della loro comfort zone non reggono il passo.

“Le differenze con i giocatori di poker professionisti sono molto poche, quel che davvero sposta è lo scopo. Come a dire: l’obiettivo di un giocatore di poker professionista è guadagnare, non divertirsi né fare una bella esperienza.

Come potete vedere nel video, Veldhuis disegna un diagramma che parte da chi non conosce neppure le regole a ‘connor1b’, cioè Conor Beresford, poker player che Lex prende a riferimento:

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Un utile diagramma

Anche se non parlate fluentemente l’inglese, il video in questione è di facile comprensione, anche perché Lex Veldhuis utilizza le sue “incredibili skill con Paint” per disegnare una sorta di diagramma molto basilare, dove posiziona le varie tipologie di giocatori:

  • I giocatori da tavolo da cucina: ovviamente sono molto vicini al margine più a sinistra, quello di chi non conosce neppure le regole del poker.
  • Chi gioca ogni tanto con sconosciuti: basta uscire un po’ dalla solita cerchia di amici, che già il livello si alza.
  • Chi gioca i tornei online da solo: il livello si sposta ancora un po’ verso il lato di connor1b.
  • Tough fun players: cioè quei giocatori che giocano per divertimento e che solitamente partecipano a partite e tornei high stakes. Sono difficili da affrontare, anche per un professionista

L’errore dei “kitchen poker players”

Veldhuis individua anche un’area, poco dopo la metà del diagramma ma prima dell’ipotetico punto di partenza da cui comincia la carriera di un professionista vincente, dove si assestano i giocatori di poker online che giocano parecchio.

E qui torniamo alla domanda del titolo, perché i cosiddetti “kitchen poker players” pensano di trovarsi, nel diagramma di Velduis, dopo i giocatori di poker online e poco prima dell’inizio della carriera di un pro player vincente.

Per concludere, se davvero amate il poker, giocate spesso, ma non riuscite a migliorare, forse fareste bene a farvi un piccolo esame di coscienza e valutare se, per caso, non vi riteniate più forti di quanto in realtà non siate…

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