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Phil Hellmuth e l’open-push con 10-10

Si parla di WSOP nel nuovo appuntamento con “La mano della settimana” di Phil Hellmuth. Questa volta "The Poker Brat" ci racconta di uno spot capitatogli nell’evento n° 8 della manifestazione, il torneo di No Limit Hold’em da 1.500 dollari di buy-in poi vinto dal canadese Pascal LeFrancois.

"Uno degli indicatori che uso per giudicare il mio gioco è quanto spesso vado all-in e vengo chiamato in ogni torneo. E meno ne faccio e meglio mi piazzo. Secondo quindi questa relazione ho giocato davvero alla grande nell’evento di No Limit Hold’em da 1.500 dollari di buy-in dell’edizione 2010 delle World Serie of Poker.

Durante il livello n°6, esattamente prima della pausa cena, ero andato all-in trovando il call, e i miei A-10 avevano avuto la meglio sugli A-Q dell’avversario grazie ad un fortunoso 10 al river. Nel livello di gioco n° 23, bui 10.000/20.000 e 16 player rimasti, ero invece seduto da short-stack con circa 260.000 chips quando è saltata fuori questa mano.

Trovo 10 10 e tutti prima di me foldano. Con ancora 4 giocatori a dover parlare, compresi quelli in posizione sui due bui, mi prendo un po’ di tempo per studiare la situazione e poi decido di aprire di 65.000. L’oppo dopo di me fa call mentre tutti gli altri passano.

Sul flop arrivano a k 6 ed entrambi facciamo check. Sul turn scende un 7: io punto 20.000 e l’altro chiama. Il river è infine un 3 e faccio check. L’avversario punta 60.000 e, dopo il mio call, mi gira k j .

Analizziamo meglio questa mano. Sicuramente i ragazzi dell’online consiglierebbero di open-pushare avendo dietro circa 13 BB. Il range di shove includerebbe anche tutte le coppie, ogni A-x e anche mani come K-high o Q-10. Già proprio così, anche Q-10. La logica è infatti che anche se vengo chiamato non sono poi messo troppo male. Per esempio: se mi callassero con A-K sarei sfavorito di 2 a 1, mentre con A-J le cose andrebbero un po' meglio. Se infine il call arrivasse con 99 allora partirei loltanto leggermente dietro. Tuttavia la cosa più importante è che la maggior parte delle volte gli altri folderanno, lasciandomi 54.000 chips in bui e ante virtualmente senza rischi.

Tutto giusto, però reputavo quella coppia di 10 troppo forte per andare direttamente all-in. Ecco perché ho fatto 65.000. Forse un po’ tanto per gli standard dell’online, ma per il gioco live va più che bene. Il suo call con K-J offsuit è stato terribile. Stavo giocando super-tight e stavo valutando anche un push diretto, questo almeno volevo far intendere con la mia attesa prima di rilanciare. E poi con K-J si finisce spesso nei guai, soprattutto se si ha a che fare con un giocatore come me.

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Mi è piaciuta la min-bet da 20.000 sul turn, anche se forse potevo fare 45.000. Con tale size avrei potuto proteggere meglio la mia mano, e avrei potuto intuire subito di essere battuto dopo il suo call. I suoi 60.000 sul river rappresentano una giocata solida: ha probabilmente ritenuto (a ragione) che io avrei puntato direttamente se avessi avuto un Asso.

Il mio call ha seguito l’istinto e non ho rimpianti per quella decisione. Sfortunatamento ho chiuso al 15° posto, proprio quando ho effettuato il mio primo all-in preflop dopo 16 livelli di gioco. Ho spinto con Q-9, ma mi hanno eliminato con A-6."

Phil Hellmuth

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