Più di una volta, durante le vostre carriere di giocatori professionisti o semplici amatori e appassionati, sarete caduti in tutta una serie di preconcetti che, poi toccati con mano o sperimentati personalmente, non hanno prodotto l’effetto sperato, anzi, si sono manifestati sotto le spoglie di qualche sgradevole delusione. Uno di questi è quello che... "se chiami pre flop, devi per forza chiamare su quel flop"
In questo Articolo:
Errori comprensibili ed errori imperdonabili... e preconcetti
Quando si prende una via, quella del professionismo, oppure si ha la necessità, o la voglia, di rimanere dei giocatori occasionali, è proprio questo bivio a far sì che i vostri errori possano essere comprensibili, oppure, se volete diventare dei buoni giocatori, imperdonabili.
L’esempio più palese è, quando state giocando ua partita di cash game, e giocate il vostro AK in modo talmente aggressivo da metterle tutte dentro pre flop a prescindere, per poi scontrarvi con una coppia di Assi per un meccanismo mentale che la prossima volta farà giocare i più accorti e preparati con più cautela, mentre i players ricreativi continueranno a metterle tutte sperando nella fortuna.
In questo pezzo, scritto a 4 mani da George Mathias e Mike Brady su PokerNews, mettiamo l’accento su un preconcetto sbagliato che dovresti evitare per non metterti nella condizione di perdere i tuoi soldi fin da subito.
Se chiami pre flop, devi chiamare su quel flop
Chiunque abbia trascorso del tempo a giocare dal vivo, oppure leggendo vari forum, o parlato con suo cugino che ne sà, avrà sentito questo tipo di frase:
“Se chiami pre-flop, devi sempre fare call su quel flop!”
Oppure:
"Se hai chiamato al flop, devi per forza chiamare anche su un turn ininfluente!”
Consigli di questo tipo vengono dati in maniera fin troppo frequente e la cosa più grave e che vengono spesso anche seguiti, quando non c’è nulla di più sbagliato.
Ogni strada va presa singolarmente ma valutata nel suo insieme e non può esserci un caso perfettamente analogo ad un altro.
Alcuni giocatori presumono che se decidi di giocare una mano marginale e hitti anche qualcosa di debolissimo al flop, ciò significa secondo loro che devi comunque vedere turn e river.
Il caso del draw basso
Supponiamo che stiate giocando un torneo e un vostro avversario apra in mini raise da MP, che chiami il bottone e che voi da BB abbiate 4 3 e decidiate che si possa partecipare al piatto con una mano speculativa che può farvi vincere un piattone.
Corretto, fino a qui ci siamo.
Il flop è 10 6 6 , che è certamente un flop potenzialmente buono per il nostro draw a fiori.
Dopo il nostro check l’original raiser c-betta mezzo pot per poi assistere al big raise del nostro avversario sul bottone.
Ecco la situazione che fa per noi: il detto a cui abbiamo fatto riferimento in precedenza, “Se chiami pre-flop, devi sempre fare call su quel flop!”, qui dovrebbe farci aprire gli occhi e rispondere candidamente “non è vero”.
Le motivazioni
Ci sono più motivi che devono farci propendere per il fold:
- Il costo per andare avanti nel pot non è più vantaggioso. Forse la nostra mano ci avrebbe concesso un’eventuale call alla c-bet, ma vogliamo metterci nei guai contro il big-raiser? Assolutamente no
- Non hai la certezza di chiudere l’azione con un call, hai due avversari che possono salire ancora e potresti essere portato a uscire dal piatto se arrivasse una 3bet.
- Potresti giocare contro una combo che ha un progetto a fiori superiore al tuo, tutte quelle di A-X a fiori lo sono e, anche se le blockeriamo, i nostri 4 e 3 non sono seri.
- Potresti essere quasi del tutto Drawing Dead. Non è certo la situazione più probabile, ma una coppia di 10 o addirittura di 6 nelle mani dei nostri avversari, ci renderebbero matematicamente quasi sconfitti, a meno che non chiudessimo una improbabile scala a colore.
Nessuno di questo motivi rende la tua chiamata pre-flop meno redditizia.
Ciò vuol dire che ogni decisione nel poker è indipendente, ci si difende semplicemente prendendo quella migliore strada per strada.