Ci sono due correnti di pensiero riguardo alla migliore strategia da adottare nelle prime fasi di un sit’n’go. La stragrande maggioranza dei giocatori suggerisce un approccio molto tight, per poi cambiare marcia e giocare in maniera più aggressiva nel prosieguo del torneo. Questa metodologia di gioco, visto che è quella che espone a meno rischi, è naturalmente la più raccomandata dai vari libri di poker. Tuttavia, una minor percentuale di giocatori consiglia invece di essere molto loose nei primi livelli al fine di provare a realizzare velocemente un double-up a spese di in un avversario più debole che, probabilmente, sarebbe comunque uscito lo stesso di lì a poco.
A nostro avviso quest’ultima indicazione non standard va comunque tenuta in considerazione, perchè quasi in ogni partita si verificherà il momento opportuno per giocare combinazioni di carte più deboli sperando che la fortuna assecondi le nostre scelte.
Ci sono certe mani che offrono una ricca ricompensa se centrano bene il flop. Il problema sta nel fatto che non ci è possible sapere in anticipo se qualcuno dopo di noi affettuerà un rilancio. Per cui, le chiameremo “mani di posizione”: le giocheremo, infatti, solo dal cut-off o dal bottone.
Queste sono le carte che consigliamo di limpare nei primissimi livelli di un sit’n’go:
• Ax suited, con l’obiettivo di chiudere il colore nut
• KQs, KJs, JTs, T9s, 98s alla ricerca di un colore, di una scala o anche di una scala colore.
Ognuna di queste combinazioni di carte ci offre la possibilità di chiudere una gran mano e, inoltre, la nostra posizione ci dà l’occasione - nel caso che tutti quelli prima di noi effettuino un check - di provare a rubare il piatto, puntando adeguatamente, o di prendere una carta gratis qualora centriamo almeno un draw.
La cosa più importante da ricordare quando si limpano mani non premium e che esse non vanno mai giocate al di fuori del loro scopo principale. Se entriamo in azione con A2s e prendiamo un asso al flop, non continueremo a giocare la mano nella speranza di essere vincenti. Non dimenticate che abbiamo un 2 come kicker, cioè spazzatura. Nella maggior parte dei casi l’esito finale della mano sarà per noi negativo. Se anche voi iniziate a limpare con carte per progetti nei primi livelli di gioco, dovrete anche essere pronti ad abbandonare subito la mano se mancate il vostro flop ideale.
Giocare mani più deboli in early-stage non è naturalmente cosa per tutti. Molti riescono a fare ben anche senza aprirsi troppo. Questo metodologia però sicuramente si applica sicuramente bene nei tavoli molto tight: ricordatevi sempre, infatti, che bisogna adattarsi al tipo di giocatori che abbiamo di fronte. Per battere un tavolo tight occorre essere più loose-aggressive. Al contrario, per battere un tavolo loose conviene invece giocare tight e tricky.
Quanto detto sinora si presta bene anche per il gioco dei turbo. Come avrete avuto modo di sperimentare da voi stessi, durante questi tornei si arriva molto più velocemente alla zona bolla e questo significa che vi troverete a dover andare andare all-in, e a provare a rubare i bui, molto più rapidamente rispetto ai regular. Per cui può darvi un buon vantaggio provare nei livelli a bui bassi a limpare in posizione le mani suggerite sopra. Dato che per ogni livello il numero di mani giocate è inferiore, la vostra selezione di starting hands dovrà essere più aperta. Quello di cui abbiamo parlato sinora rappresenta naturalmente solo una linea guida, sta a voi incorporare questi consigli nella maniera che più si adatta al vostro stile di gioco .