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Nel gioco del Razz, così come del resto in tutte le varianti di poker Stud, osservare le carte esposte dei nostri avversari è fondamentale, cercando di ricordare anche quelle di giocatori che hanno passato la propria mano nelle streets precedenti.
Il perché è in fondo piuttosto semplice da intuire: tenendo traccia di quali carte siano già “bruciate” è possibile valutare con più precisione sia con quale probabilità potremo trovare quelle che ci servono sia quanto è probabile che il nostro avversario abbia effettivamente quel che magari cerca soltanto di rappresentare.
Ammettiamo infatti di avere una mano come [23] 56KA, e di essere opposti ad un solo avversario che abbia [x-x] 6426. In questo caso perché si venga battuti è necessario che nelle “hole cards” il nostro opponent nasconda A-3, carte che non solo abbiamo noi stessi ma che altri nostri avversari potrebbero aver mostrato (e foldato) in precedenza.
In casi simili, sapere che chi abbiamo di fronte ha davvero poche possibilità di migliorare la sua mano al punto da superarci ci mette in una posizione eccellente.
Un altro caso in cui si rivela decisiva l'osservazione del board è quello in cui è probabile che i nostri avversari abbiano accoppiato la propria mano. Per esempio, se ci troviamo di fronte ad un giocatore piuttosto chiuso che abbia [x-x] 4627, la probabilità che abbia una di queste quattro carte nelle sue “hole cards” è superiore al 60%: è evidente che sapere quante di queste non possano certamente essere fra quelle che nasconde si riveli un vantaggio ulteriore.
Si tratta di uno sforzo mnemonico che a limiti bassi ben pochi dei giocatori che vi troverete al tavolo saranno disposti a fare: allenatevi in questo senso, anche quando non siete coinvolti in una mano, e la vostra attenzione verrà ben presto ripagata.
