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Rocmar87, il rapper che in Australia ha trovato l'America

Chiunque sia un professionista di successo nel mondo del poker ha almeno un amico che, sapendo dei suoi robusti guadagni, gli ha chiesto di insegnargli a fare lo stesso: anni fa è proprio quello che Rocco "Rocmar87" Marotta fece con un certo Ryan "MOCA CHOCA89" O'Donnell, all'epoca già estremamente vincente.

Marotta al contrario se la passava tutt'altro che bene, dopo che un suo business che stava dando ottimi risultati andò in rovina a causa di alcuni investimenti sbagliati: in fondo, capita di sbagliare quando hai 22 anni. Inglese, ma di chiare ed orgogliose origini italiane, Rocco all'epoca viveva in Australia assieme alla sua ragazza, ma dopo che la loro esperienza imprenditoriale era naufragata doveva assolutamente decidere cosa fare.

"Dovetti tornare in Inghilterra perché vivere in Australia era troppo costoso, una volta rimasto senza reddito - ha raccontato ad husng.com - non avevo soldi e niente da perdere, ma allo stesso tempo non volevo un normale lavoro da impiegato, desideravo essere indipendente, ed uno dei miei migliori amici stava già guadagnando oltre 250.000 $ giocando gli heads-up sit&go". Ed è inutile dire che quel giocatore fosse proprio O'Donnell.

"MOCA CHOCA" però non lo prese direttamente sotto la sua ala, ma gli disse: io ti darò gli strumenti per avere successo, se sarai disposto a lavorarci sopra mettendo in discussione anche le tue stesse convinzioni, allora avrai successo. E così fece, cominciando a studiare in maniera addirittura ossessiva: "Passavo tutta la giornata a guardare video di strategia, non facevo che guardarne uno dopo l'altro, tuttavia senza giocare una sola mano di poker".

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Si era infatti riproposto di non giocare alcunché fin quando non sarebbe diventato bravo, ma una domenica non resiste e deposita 120 dollari su Full Tilt Poker, senza sapere neppure quali tornei ci fossero: si iscrive ad un 100.000 $ garantiti da 100 dollari e si piazza nelle prime tre posizioni, chiudendo un deal che gli mette in tasca 22.000 dollari

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Disse così ai genitori di volersi dedicare al poker, e questi ultimi la presero tutt'altro che bene. Parte dai turbo da 10 dollari ed arriva fino a quelli da 60 dollari, poi passa agli hyperturbo, dove adesso gioca gli heads-up da 300 dollari, naturalmente non senza incidenti di percorso. Qualche tempo fa aveva infatti provato la scalata a quelli da 500 $, ma ha fallito il level-up: "Ho perso un sacco di buy-in ai 1.000 $ contro un giocatore occasionale, inoltre anche se ho avuto la sensazione di runnare piuttosto male la differenza di skill fra un giocatore dei 300 e dei 500 $ è molto più grande di quanto credessi. Una volta che sono tornato a battagliare con i regular dei 300 $ mi è sembrato addirittura troppo semplice".

Nonostante questo ci riproverà, e certo guardandosi indietro non può che dirsi soddisfatto: "Ricordo quando giocavo gli heads-up da 10 dollari, pensando che se fossi stato capace di arrivare a quelli da 60 avrei potuto rimanere lì per sempre soddisfatto, ma poi una volta che ci sono arrivato non era abbastanza. Se tre anni fa mi avessero detto che sarei diventato uno dei migliori regular dei 300 $ non gli avrei mai creduto".

E invece è proprio quello che è successo: in tre anni è passato da un neofita ad essere uno dei regular più rispettati del livello, e così perché non celebrare il tutto con una canzone?

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