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Il personal coach ed istruttore video di Pokermagia, Stefano “scienziato” Cordoni, ci racconta di uno spot di gioco capitatogli ad un tavolo cash game short-handed di NL200.
Da posizioni di cutoff, Hero openraisa per 6 dollari con a q e stack di 100x, trovando il fold del bottone e la 3-bet a 22 $ dell’oppo da small blind che dietro ha a disposizione altri 604 dollari.
Il big blind butta via le carte e scienziato decide di chiamare. Sul flop 2 k q entrambi checkano mentre sul turn 9 Villain decide di bettare per 26 $. Hero flatta di nuovo ed il river è infine un 10 sul quale la mano si conclude senza altre puntate e con l’avversario a mostrare q a per uno split pot.
Pre-flop
“Apro da cutoff di tre volte il big blind e trovo il re-raise dell’oppo da small blind che mi stava 3-bettando parecchio. Con AQ decido di chiamare visto che sono in posizione su di lui.”
Flop
“Hitto una middle pair e mi adeguo al suo check per pot control e per evitare un possibile check-raise”
Turn
“Villain decide di bettare al turn, con 26 dollari su 46 e quindi con size leggermente più ampia di half pot, ed io seguo in modalità call-down.”
River
“Sul 10 di fiori al river, lui checka e penso allora alla possibilità di trasformare la mia mano in bluff. Il Kappa non dovrebbe quasi mai averlo e puntando potrei fargli foldare diverse mani che mi battono perché sul 9 al turn avrei potuto flattare in posizione con JJ o QJ. Il rischio potrebbe essere che lui mi bluff-catchi con roba tipo 99 o coppia di 10, ma alla fine decido di checkare dietro e splittiamo il piatto perché anche lui aveva AQ.”
