Ultimi due pezzi di strategia che fanno capo al mini corso su come affrontare il Sunday Special per quanto riguarda la parte finale del suo percorso.
In calce al pezzo troverete tutti i link delle lezioni precedenti e potrete così, quando volete, metterli in pratica durante il prossimo Sunday Special.
Se abbiamo fatto tutte le cose per bene e non siamo incorsi in mani che hanno decretato la nostra eliminazione, dunque, siamo ancora in gioco dopo lo scoppio della bolla e ci accingiamo ad affrontare la fase più elettrizzante del torneo: la late stage.
In questo Articolo:
La late stage nel Sunday Special
Per late stage si intende universalmente come quella parte del torneo che comincia dopo l'immediato post bolla, fino al tavolo finale che, solitamente, nelle segmentazioni di un torneo, viene riconosciuto come un corpo a se stante, per via delle caratteristiche che lo rendono diverso dal resto dell'evento, in virtù dei range che tornano a chiudersi, con poco spazio riservato ai bluff e la maniacale attenzione a non commettere errori, più che ad aggredire senza criterio.
Ciò viene originato ovviamente dallo step dei premi, visto che i primi 8/9 del payout si dividono molto spesso le porzioni economiche più alte e i primi 4/5 quelli che chiuderanno il client con il bankroll maggiormente corroborato dalla conquista dei piazzamenti più alti.
Buona parte della strategia nell'ultima parte del percorso, quella che porta al final table, è ovviamente influenzata dagli stack contro i quali dobbiamo giocare al nostro tavolo, in relazione al nostro patrimonio da investire e da essi dipenderà anche la nostra aggressività, unitamente ai range di apertura e di 3Bet che avremo modo di utilizzare.
Da anatroccolo a cigno maestoso
In un torneo in cui sono rimaste all'incirca un centinaio di persone a giocarsi la vittoria, va da sé che è in questo momento che si gioca quello che la maggior parte degli studiosi reputa come il "vero poker".
Gli scontri tra i deep stack non mancano, la possibilità di bluffare i giocatori che subiscono una forte pressione dai gradini del payout aumenta a dismisura e le giocate che servono a presentarsi alle soglie del tavolo finale con uno stack congruo, sono quelle che differenziano i giocatori più forti, da quelli che sperano in un passaggio al premio successivo e niente di più.
Questa è però anche la differenza che fa di un buon giocatore un ottimo giocatore, colui che, alla possibilità di centrare un piazzamento migliore, preferisce la possibilità di cambiare la propria carriera di player, portandola ad un livello più alto, a prescindere dalla resa di conti che, dati alla mano, non potrà sempre darci quella soddisfazione che vorremmo.
La media dei Big Blind
In un contesto come quello appena descritto, non ci deve mai sfuggire che la media degli stack in gioco è solitamente di 20 Big Blind, per questo motivo avremo a che fare con una fauna di illimitate differenze che cambiano ad ogni mano, creando giocatori con uno stack super short e altri con patrimoni rilevanti.
Tornano ad essere importanti tutte quelle dinamiche che ci portano a rubare i bui, o riconoscere le action di chi i bui li vuole rubare quei bui, attraverso il re-steal.
"Re-steal" è il termine per rilanciare un (sospetto) blind steal da una posizione finale.
In molti casi il nostro stack è così piccolo che possiamo andare subito all-in. Il vantaggio principale di un re-steal è che possiamo vincere un piatto molto più grande rispetto al classico blind steal, perché contiene non solo i bui e l'ante, ma anche il rilancio dell'aspirante ladro di bui. Un re-steal riuscito aumenta quindi il nostro stack senza dover andare allo showdown.
Il range di call agli All In
Infine vi è da dare uno sguardo a quelli che sono i range di chiamata in caso di All In da parte dei giocatori che agiscono prima di noi o che hanno fatto azione aggressiva dopo la nostra apertura.
Quali sono le combinazioni in cui dobbiamo chiamare gli All In dei nostri avversari?
Sembra banale ribadirlo, ma con mani premium come le coppie di Assi, di Kappa, di Donne e Asso-Kappa, la manina dovrà sempre posizionarsi sul tasto call e cliccare affinché il cursore ci metta in condizione di fronteggiare lo shove avversario.
Nel caso in cui ci siano altri giocatori che devono agire dopo di noi, nella maggior parte delle situazioni, con questo tipo di mani, è sempre consigliabile re-shovare, mandarle cioè tutte nel mezzo, per scoraggiare chi gioca dopo di noi di mettere anch'egli e diminuire così il valore della nostra monster.
L'obiettivo dell'isolamento è quello di costringere gli altri giocatori a uscire dalla mano per massimizzare le nostre possibilità di vincita. Questo perché anche le mani premium come gli assi vincono troppo raramente contro diversi avversari perché vogliamo rischiare.
Per quanto riguarda tutte le altre mani, dovremmo stare molto attenti allo stack management in primo luogo, ma, soprattutto, allo stile di gioco che i nostri avversari hanno dimostrato fino ad allora.
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