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Perchè la varianza colpisce meno nel cash game: tutte le dimostrazioni e come sfruttarle

cash game

La disciplina che “dovrebbe” risentire meno della varianza

Il cash game è quella disciplina pokeristica che ha tra le sue peculiarità quella della costanza, vista la possibilità di giocare sempre e comunque con stack profondi e base regolare. 

Stack profondi perché qualsiasi cosa accada durante una sessione di cash game, vi è sempre e comunque la possibilità di ricaricare tornando ad un numero congruo di bui in possesso , di norma, almeno 100x. 

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Base regolare perché non cambiano mai i bui, non incrementano come succede in quasi tutte le altre modalità di gioco. 

Questo ci permette di calcolare meglio ogni media e, soprattutto, di giungere alla conclusione che, a fronte di un dato numero di mani, il cash game è quella disciplina che dovrebbe risentire meno della varianza. 

Vi rimandiamo a questo articolo per saperne un po’ di più sul concetto di varianza in generale. 

Livello dei bui costante

Le stesse situazioni, quindi, si ripetono nel tempo: non ci sono parametri da adattare, non ci sono da fare calcoli rispetto al momento del torneo che accelera o diminuisce il suo cammino e il rapporto BB/100 identifica il valore puro che rappresenta il numero di Big Blind vinti per ogni 100 mani giocate rispetto al valore atteso. 

Quest’ultimo è quindi l’indicatore che studia in modo ottimale l’impatto della varianza che, capirete, a valori costanti come stack e incremento dei bui inesistente, con un numero congruo di colpi giocati, rappresenta meglio che nelle altre discipline la vostra qualità di giocatori. 

Se vogliamo dimostrare il tutto con un esempio proviamo ad immaginare una partita di cash game NL 100, €0,5/1 nella quale un giocatore, Andrea, in 5.000 mani mensili giocate ad un solo tavolo, vince 10 BB/100. 

Il calcolo è semplice, questo ragazzo porterà a casa €500 al mese, ma se un suo cugino, Luciano, riesce a giocare 50.000 mani, aprendo più tavoli con una vincita di 5 BB/100 alla fine del mese sarà più soddisfatto e intascherà €2.500 totali. 

Avrete ovviamente capito che tra i due il più bravo è Andrea, ma Luciano ha un’“entrata” oraria maggiore. 

Le deviazioni standard

Nel primo pezzo di questa serie di articoli, abbiamo osservato che matematicamente la varianza è la somma delle deviazioni rispetto alla media, al quadrato, divisa per il numero di osservazioni meno 1. 

Senza entrare nel merito di questi paroloni, le deviazioni standard rispetto alle discipline più giocate nel cash game hanno questi parametri:

  • NLH full ring: 60-80 BB/100
  • NLH 6-max: 75-120 BB/100
  • PLO full ring: 100-140 BB/100
  • PLO 6-max: 120-160 BB/100

Se la varianza è data dal quadrato delle deviazioni standard, essa ha un peso maggiore con meno giocatori al tavolo e praticamente devastante nel POT Limit Omaha.

Basterebbe pensare alla Galfond Challenge recentemente conclusasi tra Phil Galfond e VeniVidi, per capire sotto quale tipo di swing si può incorrere in una partita di cash game, heads up, pot limit omaha. 

Ecco il grafico di quella partita lato Galfond:

L’analisi

Per eseguire la nostra analisi utilizzeremo un valore di 100 BB/100 attraverso il calcolatore di varianza gratuito disponibile sul sito Web di Primedope

Faremo tre esempi:

  1. Giocatore che vince 2,5 Ev bb / 100
  2. Giocatore che vince 6 Ev bb / 100
  3. Giocatore che vince 11 Ev bb / 100.

Ogni volta che eseguiamo un’analisi dei possibili risultati, il programma traccia un grafico simile a quello che trovate tra due capoversi e, per spiegarlo, usiamo l’esempio del nostro terzo giocatore in un campione di 100.000 mani.

Un fattore che spesso sfugge ai giocatori è il fatto che non solo i risultati finali sono influenzati dalla varianza, ma anche e soprattutto dal valore atteso. 

Un semplice esempio è quello in cui finiamo mettiamo tutto il nostro stack nel preflop con k k , chiamati da a a . 

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La nostra mano in questa situazione specifica genererà ev negativi, ma il più delle volte non sarà così. 

Lo stesso accade dopo il flop, ovvero la distribuzione delle carte che noi e i nostri avversari riceviamo è contrassegnata dalla varianza. Per questo è  importante avere fiducia nel nostro gioco e, ancora di più, ottenere un campione importante di mani per far convergere questo fattore. 

Come possiamo vedere, il grafico ha un limite superiore e uno inferiore, in blu e marrone. È la gamma di possibili risultati che affrontiamo, il migliore e il peggiore possibile, compresi i risultati più disparati.

La linea nera rappresenta il valore atteso (ev).

Le linee verde scuro riflettono i nostri possibili risultati con un intervallo del 95%, mentre le linee verde chiaro al 70%. 

Ciò significa che con una probabilità del 95% e del 70% i nostri risultati saranno in un punto tra queste linee.

La dimostrazione di tutto ciò che avete appena letto, la trovate sullo schema dei tre giocatori di cui abbiamo parlato sopra, per 1.000 e 100.000 mani. 

*Per “intervalo de 95% confianza” intendiamo che nel nostro primo esempio, i risultati sono compresi tra -607BB (perdi 6 buy in quel livello) e +657BB (vinci 6 buy in quel livello). 

Nella tabella noterete che, maggiore è il campione, minore è l’impatto della varianza.

Maggiore è la nostra capacità ai tavoli, minore è la probabilità di perdere denaro nello stesso campione, o, se preferite, numero di mani.

Come vedremo più avanti, queste oscillazioni sono relativamente minime rispetto al resto delle modalità di poker. 

Nel prossimo articolo ci concentreremo sul contrario, la modalità con risultati più variabili, i tornei MTT.

Articolo tratto da Poker-Red

Leggi il primo articolo

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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