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Denise Coates
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Bet365 e la nuova strategia in Europa e nel Mondo: la Francia nel mirino

C’è un nuovo capitolo nella geografia globale del gioco regolamentato. Secondo diverse fonti autorevoli, Bet365, colosso britannico del betting e del gaming online, starebbe preparando il suo ingresso nel mercato francese in vista dei grandi appuntamenti sportivi internazionali, a partire dai Mondiali del 2026.

Nessuna conferma ufficiale da Stoke-on-Trent e da Malta (sede europea dove controllano i mercati UE), ma l’indizio più solido è l’intensificarsi delle analisi strategiche sul mercato d’Oltralpe, un ecosistema che oggi rappresenta una delle piazze europee più interessanti — e più difficili — per i bookmakers stranieri.

La strategia della regolamentazione di Bet365

Bet365 è oramai un caso da manuale nella globalizzazione regolata nonostante non sia una società quotata in Borsa come Flutter.

Fondata a Stoke-on-Trent, da un'idea della famiglia Coaetes e in particolare della fondatrice Denise Coates (attuale CEO, nella foto), l’azienda ha costruito la propria crescita nell'ultimo decennio sull’adesione ai mercati legalmente riconosciuti, privilegiando la linea istituzionale rispetto ai fatturati e volumi immediati.

Oggi opera nel Regno Unito, in Italia, in Spagna e in 15 Stati americani — tra cui Pennsylvania, Indiana, North Carolina e Ohio — dove la regolamentazione statale impone criteri di trasparenza, fiscalità e tutela dei consumatori.

Negli Stati Uniti, il secondo trimestre del 2025 ha segnato un punto di svolta: secondo Eilers & Krejcik Gaming, Bet365 ha raggiunto il 4% di quota di mercato in termini di ricavi netti da gioco.

Un risultato che ha rafforzato la percezione di un operatore stabile, capace di competere con i grandi marchi statunitensi e di adattarsi rapidamente a diversi contesti normativi.

Tra voci di vendita e diversificazione degli investimenti e in Cina...

Proprio per questa ragione, nei mesi scorsi, Bet365 è stata al centro di rumors di una potenziale vendita.

Considerando anche la lungimiranza di Denise Coates, la società ha diversificato gli investimenti negli Stati Uniti.

L’uscita recente dal mercato cinese — motivata da un riposizionamento verso giurisdizioni pienamente regolamentate — ha chiarito la direzione strategica: meno quantità, ma maggiore stabilità e basi solide.

In Italia, le quote di mercato e la gestione del rischio aggressiva

Nel mercato italiano, a settembre 2025, per quanto riguarda le scommesse online Bet365 ha presentato quote di mercato che potrebbero essere esaminate dagli esperti come un caso scuola.

Mi riferisco al fatto che per quanto riguarda la raccolta delle puntate, Bet365 occupa una quota di mercato importante del 21,25% risultando il primo bookmaker legale italiano. Ma per quanto concerne invece la spesa (raccolta meno le vincite dei giocatori), i profitti lordi, la quota di mercato è dell'8,07% risultando il quinto operatore.

Questa differenza può essere letta con il fatto che Bet365 ha una gestione del rischio molto aggressiva.

Nel mercato dei casinò online italiani (forse il mercato più ricco al mondo considerando la spesa complessiva mensile di 229,2 milioni di euro (agosto 2025), Bet365 ha una quota di circa l'1,8%.

E' possibile consultare qui la recensione di Bet365 scommesse

Il mercato in Francia: opportunità e concorrenza

La Francia, regolata dal 2010, è un laboratorio complesso. Nel primo semestre del 2025, il gioco online (scommesse, poker, corse ippiche) ha registrato ricavi lordi per 5,7 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto all’anno precedente.

Ma il mercato è fortemente presidiato: FDJ United detiene il monopolio sulle lotterie e il retail betting, PMU controlla le scommesse ippiche, mentre operatori privati come Betclic e Winamax si spartiscono il digitale (scommesse e poker).

La potenziale strategia di Bet365 nel mercato transalpino

In questo contesto, Bet365 come potrebbe inserirsi? La strategia italiana di mantenere una linea di quote molto alta (quindi con un allibramento basso) potrebbe rivelarsi vincente. Ricordo che il book inglese ha nel nostro paese una quota di mercato superiore al 21% nella raccolta ma "solo" dell'8% della spesa, per via di una gestione del rischio molto aggressiva nel betting. E la politica potrebbe essere replicata in terra francese.

La sfida, tuttavia, è doppia: la recente riforma fiscale ha innalzato l’imposta sul gioco online dal 54,9% al 59,3%, e la tassa pubblicitaria al 15%.

Un carico rilevante, che solo operatori con una forte base finanziaria possono assorbire. E Bet365 sembra pronta a farlo. Inoltre c'è il fattore tecnologico e innovativo che va nella direzione della società di Denise Coates.

Il bilancio del 2024 e le risorse importanti

Nel bilancio chiuso al 31 marzo 2024, il gruppo ha registrato 3,7 miliardi di sterline di ricavi e quasi 400 milioni di utile operativo. Un margine che consente di affrontare i costi di ingresso senza intaccare la competitività. Un effetto domino nel mercato europeo

L’ingresso nel mercato francese avrebbe implicazioni che vanno oltre i confini nazionali. Sarebbe la conferma di un trend: la concentrazione degli operatori nei mercati pienamente regolamentati, con un graduale abbandono delle zone grigie, non regolamentate che comportano solo dei rischi legali (e la recente giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea sembra confermarlo).

Significherebbe anche accettare la sfida di un’ Europa a più velocità, dove ogni Paese detta regole proprie su fiscalità, pubblicità, e tutela del consumatore nei mercati dell'online e delle scomesse.

Per gli analisti, la presenza di Bet365 in Francia potrebbe aumentare la concorrenza, spingendo gli operatori locali verso un maggiore livello di innovazione tecnologica e di trasparenza operativa. Un vantaggio potenziale anche per le autorità di regolazione, che si troverebbero a gestire un mercato più aperto e competitivo.

Le sfide dei mercati regolamentati

In fondo, la partita non è solo economica. Il gioco regolamentato è oggi un settore-laboratorio dove si misura la capacità degli Stati di coniugare innovazione e controllo, impresa privata e interesse pubblico.

Per Bet365, la Francia rappresenta un nuovo test: un equilibrio fra espansione e compliance, profitto e regole. È la frontiera del capitalismo regolato, quella in cui i mercati non si conquistano con l’audacia ma con la certificazione.

E in un’Europa che cerca un proprio modello di sovranità digitale, anche questa storia — apparentemente settoriale — racconta qualcosa di più grande. Le scommesse online forse sono uno dei pochi mercati digitali regolamentati dagli stati membri, del resto l'Unione Europea ha sempre riconosciuto l'indipendenza e l'autonomia nel settore dei singoli membri.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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