Per parecchi anni ci sono stati momenti in cui varie correnti di pensiero si sono imbattute sulla tempistica da utilizzare nel momento in cui si decide di piazzare una scommessa tramite l'operatore del settore che più aggrada allo scommettitore.
Un tempo questo tipo di problema si risolveva alla radice perché, almeno in Italia, era pressoché impossibile giocare online per un particolare target di persone che avevano poca dimestichezza con il web e, soprattutto, l'offerta non era certo come quella attuale, tanto che una fiumana di persone si riversava nei punti fisici di quello o quell'altro bookmaker, arrivava la domenica mattina per piazzare le proprie multiple comunicandole all'operatore corredate dal proprio foglietto preparato con dovizia di particolari in casa, magari la sera prima.
L'avvento del gioco a distanza
Ma oggi le cose sono cambiate, alla luce di una maggiore dimestichezza dell'attrezzo e, diciamolo, per via della semplificazione che le room hanno implementato prima sui loro siti, e poi, successivamente sulle loro App.
Oggi come oggi, nel momento in cui si decide di effettuare una puntata su un evento sportivo, il comportamento del giocatore che si cura poco, o niente affatto, di determinate dinamiche che governano il betting, non è atto a dare importanza al momento in cui si effettua una scommessa.

Ciò non è sempre un bene, perché è teoria dei migliori scommettitori al mondo, che il momento esatto in cui viene effettuata una puntata, è decisamente importante rispetto alla fluttuazione delle quote.
Il tutto viene spiegato da un enunciato semplice, ma piuttosto eloquente di uno dei traders professionisti più seguiti, Jim Makos, che ottenne risultati di valore sorprendente speculando sull’ippica britannica con il betting exchange.
“In genere le odds dei bookmakers riflettono all’inizio i volumi di raccolta previsti per ogni singolo esito e non vengono calcolate perfettamente in base alle probabilità. Poi i punters, i gamblers e gli smart money, aggiustano la linea delle quote che si avvicinano alle reali probabilità e il mercato risulta efficiente pochi minuti prima dell’inizio di una partita o di una corsa“, dichiarò tempo fa Makos. “il problema è che questa teoria non è più valida ai giorni nostri, anzi il mercato odierno dimostra esattamente il contrario”.
Dove scommettere in Italia
In Italia è legale scommettere con i migliori bookmakers online autorizzati dai Monopoli di Stato. I siti di scommesse leglai mettono a disposizione dei nuovi iscritti dei bonus primo deposito scommesse , qui sotto potete vedere una tabella informativa-comparativa:
L'influenza dei Big Spender
Esistono big spender, cioè scommettitori che puntano grosse quantità di denaro, che influenzano il mercato puntando su un evento, in modo da influenzare le quote rispetto alle quali gli analisti dovranno gioco forza adeguare il mercato, rispetto al volume delle puntate.
Ma questo mette in condizione gli stessi big spender di scommettere sullo stesso evento, ma in modo diametralmente opposto, con una somma investita ancora più importante, in relazione a calcoli matematici che portino un profitto reale in sede di riscossione alla fine della partita, o dell’evento in generale, sul quale si è deciso di operare.
Fare attenzione alle quote e alla loro fluttuazione, serve sempre e comunque per piazzare una scommessa attenta e lucida, visto che alla fine della fiera, il denaro raccolto condiziona sempre l’andamento delle quote.
Il problema principale che sta alla base delle perdite di giocatori meno attenti al discorso legato alla tempistica di gioco, rimane comunque la gestione del bankroll, che, esattamente come il poker, non può non essere considerato da chi effettua delle scommesse con una certa frequenza.
In aiuto e in soccorso ci venne qualche anno fa uno dei più apprezzati sport trader high roller, Pluto, che ci aveva dedicato parecchio tempo attraverso alcune interviste che rilasciò ad Assopoker, una delle quali proprio sulla gestione del bankroll.