Quando arrivano le grandi corse a tappe nel ciclismo la nostra occhiata va anche naturalmente ai mercati delle scommesse, che possono sempre regalare quote interessanti da parte dei bookmakers online .
Corse a tappe ma non solo in realtà, perché ogni gara è una storia. In gruppo ci sono centinaia di ciclisti che potenzialmente possono vincere, anche se esistono i fenomeni o le "categorie", come diceva il maestro.
Noi della redazione di Assopoker ci siamo riuniti e abbiamo deciso di stilare, in ottica Scommesse Ciclismo, cinque tipi di corsa e cinque uomini da seguire per ciascuna di queste.
Ecco dunque la nostra analisi ricordandovi sempre che su Assopoker ci sono le sezioni Pronostici Oggi e Schedine Oggi
In questo Articolo:
Scommesse ciclismo, i 5 big delle corse a tappe
Ipotizziamo qui un gruppo ristretto di 5 corridori top per le corse a tappe, quelli imprescindibili quando ci avviciniamo al mercato degli antepost.
- Tadej Pogacar. C'è poco da dire sullo sloveno, già adesso uno dei corridori più forti di sempre. Per quanto riguarda le Scommesse Ciclismo paradossalmente è anche il meno consigliabile visto che, ad esempio, nei Grandi Giri in cui ha partecipato (8) ne ha vinti 5 (4 Tour e un Giro) e per il resto è andato sempre sul podio.
- Jonas Vingegaard. Il grande rivale di Pogacar, anche se solo nei Grandi Giri. Anzi, al momento solo al Tour de France: 4-2 il bilancio a favore dello sloveno, ma "Vingo" può vantare anche 3 podi. Dopo il gravissimo incidente al Giro dei Paesi Baschi 2024, dove quasi ci lasciò le penne, il suo rendimento è calato. Il migliore tra i "terrestri", insomma.
- Remco Evenepoel. Un po' fumantino, corridore d'istinto più che di gamba, mina vagante nelle Scommesse Ciclismo. Miglior cronoman in circolazione, già vincitore di una Vuelta, sul podio al Tour de France, abbandonò il Giro d'Italia 2023 mentre era in Maglia Rosa, ufficialmente per Covid. Per arrivare in alto nei Grandi Giri ha bisogno di molti chilometri a cronometro e di salite non troppo impegnative. Dal prossimo anno in RedBull punta al definitivo salto di qualità.
- Richard Carapaz. Almeno una volta sul podio della generale in tutti e tre i Grandi Giri, uno dei pochissimi nel circuito professionistico. Ha vinto solo un Giro d'Italia ma può vantare altri due podi alla Corsa Rosa (bruciante il secondo posto del 2022), un secondo posto alla Vuelta e un terzo al Tour. Corridore esplosivo, grande diesel, bravissimo nel leggere le corse. Ha vinto anche l'oro olimpico nel 2021, a proposito.
- Simon Yates. Zitto zitto sarebbe a un Tour de France dal conquistare la "Tripla Corona", ovverosia un trionfo in tutti e tre i Grandi Giri. In realtà l'inglese, gemello di Adam, è un inno alla regolarità. Vincente al Giro, vincente alla Vuelta, anche lui è un maestro nell'arrivare a fari spenti a una grande corsa a tappe e quindi appetitoso in quanto a quote.
I cinque outsider per le corse a tappe
Detto che per esempio negli ultimi 10 anni il Giro d'Italia è stato vinto da 10 ciclisti diversi e il Tour da 5, nell'arco di una gara di tre settimane sono molteplici i fattori in ballo. Ecco comunque cinque nomi di corridori regolari, ma a cui è sempre mancato l'ultimo step, finora, per trionfare.
- Joao Almeida. In realtà lui è destinato ad essere uno dei gregari di lusso di Pogacar. Corridore completissimo, forte su tutti i terreni e mai domo, il portoghese si sta affermando come re degli "Small Tours", ovvero le corse di una settimana. Come miglior risultato però fin qua ha un terzo posto al Giro d'Italia nel 2023.
- Adam Yates. Il fratello gemello di Simon, corrono proprio in maniera identica ma fin qua in quanto a vittorie nei Grandi Giri siamo a secco. Anche lui gregario di Pogacar, quindi "obbligato" a non prendere iniziative, sarebbe capitano ovunque, ma altrove. Da tenere comunque d'occhio nelle Scommesse Ciclismo antepost.
- Primoz Roglic. Una volta era uno di quelli imprescindibili al momento di guardare le quote. Il suo problema è che l'età avanza (è del 1989) e le occasioni ormai scarseggiano. Certo, ha vinto 4 volte la Vuelta di Spagna, record, e un Giro d'Italia. Però la RedBull forse si è già pentita del suo tesseramento.
- Juan Ayuso. Nel bene e nel male, destinato a far discutere. Tipo ombroso, talento puro, ma mal sopportato nella sua attuale squadra, la corazzata Uae dove tutti sono al servizio di Sua Maestà Pogacar. Infatti farà le valige a fine stagione, probabilmente. Gambe da fenomeno, testa ancora da raddrizzare, ma c'è sostanza sotto sotto.
- Florian Lipowitz. Ex biatleta quindi esploso tardi, cilindrata pazzesca, va ancora inquadrato tatticamente. Sta di fatto che al primo Tour de France è arrivato sul podio nella generale vincendo la classifica del miglior giovane ed è buono "per tutte le superfici".
Cinque corridori da Classica
Poi esistono naturalmente le corse di un giorno, nelle Scommesse Ciclismo. E qui in parte cambia la solfa perché entrano in gioco altri corridori, altri tipi di corridore anche fisicamente. Li chiamano "passisti", in realtà sono delle quattro ruote motrici, per come si mangiano la strada.

- Mathieu Van der Poel (in foto). Un palmarés eccezionale non solo su strada, ma anche nel ciclocross, suo primo amore. Figlio e nipote d'arte, in tasca ha già 8 Classiche Monumento, tra cui tre Parigi-Roubaix e tre Giri delle Fiandre. In più, campione del mondo 2023. Uno dei pochissimi a battere Pogacar in volate ristrette o, appunto, nelle corse di un giorno.
- Wout Van Aert. Il rivale per eccellenza di VDP, belga contro l'olandese, tensioni sportive sempre accese. Avrebbe potuto vincere ancora di più, se non avesse incrociato Van der Poel e Pogacar sulla sua strada. Medaglia olimpica, tappe iconiche vinte nelle grandi corse a tappe, bravo anche negli sprint di massa.
- Tom Pidcock. Un altro che viene dal ciclocross, un tipo particolare che ha deciso di abbandonare la corazzata Ineos per puntare su una squadra piccola, ma molto ambiziosa, la Q.36. Un po' "la matta del mazzo", se giocassimo a carte, due volte oro olimpico nel ciclocross, capace di vincere sull'Alpe d'Huez, ma molto discontinuo.
- Ben Healy. L'irlandese è sempre una mina vagante, non solo nelle corse di un giorno ma anche in quelle tappe, durante i Grandi Giri, in cui tutto è apparecchiato per le fughe da lontano. Pizzetto ribaldo, sorriso sempre pronto, fisico minuto con gambe esplosive.
- Mads Pedersen. Buono anche per gli sprint volendo, come dimostrato anche al Giro d'Italia di quest'anno, dove ha spadroneggiato. Carrozzeria notevole, classico corridore di striscia, nel senso che se vince una volta poi si ripete subito.
Scommesse Ciclismo, i migliori sprinter
Non correranno mai per la classifica generale dei Grandi Giri, ma per quella della Regolarità sì, assolutamente. Sono i cinque migliori velocisti del lotto, secondo noi.
- Jonathan Milan. Superata brillantemente la prova del Tour de France, possiamo affermarlo con chiarezza: forse è il friulano il miglior sprinter in circolazione, anche se quella postura un po' disordinata a volte lo penalizza.
- Jasper Philipsen. Il suo rivale numero uno, supportato da una grande squadra come l'Alpecin e uno come Van der Poel, nientemeno, a guidargli le volate. Ex "Jasper Disaster", si è stabilizzato in quanto a piazzamenti, tendenzialmente ottimi.
- Kaden Groves. Sprinter e a volte addirittura uomo da fuga, come dimostrato al Tour de France di quest'anno. Capace comunque di vincere in tutti e tre i Grandi Giri, quindi solo applausi per lui.
- Tim Merlier. Solido, esperto, dove lo metti sta. Spesso costretto a fare da leader della sua squadra, la Soudal, che a parte Evenepoel fatica a trovare dei leader e quindi cerca successi in volata (3 al Tour, 4 al Giro per lui).
- Olav Kooij. Nella corazzata Visma fatta di grandi nomi in ottica classifica generale lui fa la figura un po' del pesce in barile, nel senso che si trova "obbligato" a vincere gli sprint sapendo di non poter aiutare granché altrove. Comunque se la cava alla grande.
I migliori scalatori
Categoria un po' in ribasso, per questi specialisti è diventato difficile persino vincere le classifiche a loro dedicate visto l'ingresso "a gamba tesa" dei superbig. Cerchiamo però di trovare cinque scalatori da seguire in ambito Scommesse Ciclismo.
- Felix Gall. L'austriaco della Decathlon non è proprio di primo pelo, è del 1998, ma è uno di quelli che si trovano sempre nella top 10 del Tour de France e soprattutto lassù assieme ai migliori quando la strada di fa in salita. Indimenticabile il suo trionfo sul Col de la Loze nel 2023 mentre Pogacar andava alla deriva.
- Derek Gee. Il canadese della Israel ha fatto top 10 nella generale sia al Giro d'Italia che al Tour de France, nel 2023 addirittura 4 volte secondo in 4 tappe diverse. Molto regolare, è esploso un po' tardi.
- Santiago Buitrago. Colombia uguale grandi scalatori, la storia ne è piena. Un po' leggerino, forse, ma quando attacca sa far male. Uomo di punta della Bahrain, una squadra a metà strada tra ambizione e tentativo di rimanere a galla.
- Lorenzo Fortunato. Non c'era bisogno del trionfo nella classifica del Miglior Scalatore al Giro di quest'anno per ricordarne le qualità. Rimarrà per sempre la vittoria sullo Zoncolan nel 2021.
- Ben O'Connor. Sembra sgraziato, così alto e magro (ma ormai tutti i ciclisti lo sono praticamente), per poco non la combinava alla Vuelta 2024 quando andò via in una fuga bidone e indossò la Maglia Rossa di leader per due settimane, chiudendo poi secondo. Poche vittorie ma spettacolari, come quella di quest'anno a Courchevel al Tour.
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