Le scommesse politiche non finiscono mai di stupire e di regalare valore ai punters, almeno nel mercato britannico, dove i bookies continuano a proporre quote che vanno contro i sondaggi. Eppure Brexit doveva servire da lezione, ma così non è stato.
L'ultimo caso arriva dalla prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti: Hillary Clinton continua ad essere proposta con quote bassissime: da 1.44 (Betfair e Bet365) a 1.55 (William Hill). Sia chiaro, vi è stata una modifica della linea delle quote, considerando che prima l'ex first lady era addirittura bancata a 1.30. Ma ignorare il "fenomeno" Trump potrebbe rivelarsi un errore sanguinoso per i bookmakers. E pensare che le società di scommesse inglesi avevano rivelato, durante le primarie, che in caso di vittoria finale del miliardario newyorkese sarebbe stato un dramma per il banco.

Al momento, i sondaggisti della CNN lo vedono in vantaggio di 3 punti percentuali, ma ci sono alcune agenzie che si spingono addirittura a 6 punti.
Quote: il repubblicano pagato 3 volte la posta
Bene, i bookmakers di sua Maestà britannica lo pagano in media 3 volte la posta. Nel betting exchange lo si può trovare fino a 3.09 (Betdaq) mentre, nell'offerta tradizionale, le odds più alte sono quelle di Betfair (versione bookmaker) a 2.75.
Quota media a 3 che corrisponde al 33,3% di possibilità. Vi è value per circa il 20%. Vincerà o meno, la value bet sembra essere importante, come lo è stata con Brexit (come vi avevamo segnalato tre settimane prima).
Ma oramai l'abbiamo capito che il betting segue logiche tutte sue. Ai quotisti interessa indirizzare la liquidità in una certa direzione, con quote che sovente non rispecchiano le reali probabilità. Il mercato delle scommesse in genere, segue erroneamente, la soluzione che appare politicamente più corretta, i gamblers vengono condizionati dai media generalisti.
Certo, in questo caso, osservando i volumi, qualche dubbio rimane. Se andiamo a consultare la borsa delle scommesse (Betfair nel betting exchange internazionale) ci accorgiamo che anche i punters oramai hanno virato su Donald Trump.
Su Donald Trump sono stati scambiati 11 milioni di euro
Su Hillary Clinton sono stati scambiati più di 9 milioni di euro, sul candidato repubblicano ben 11 milioni.
Ma non c'è da stupirsi. Nel referendum sull'indipendenza scozzese i sondaggi davano un testa a testa (50%-50%), ma in modo illogico le quote vedevano il remain scottish a 1.20-1.30. Alla fine hanno avuto "ragione" i bookmakers ma i risultati non hanno rispecchiato le quote, con un vantaggio percentuale minimo.
In occasione di Brexit si è fatto peggio. Pensate che il giorno prima, la quota sull'uscita della Gran Bretagna dall'Europa era pagata a 8 volte la posta e sappiamo tutti come è andata a finire...