La Gambling Commission britannica ha multato Triplebet, la società madre proprietaria della nota piattaforma mondiale di betting exchange (scambio scommesse) Matchbook per 740.000 sterline.
Vi avevamo parlato della revoca della licenza per il Regno Unito a Matchbook (che ha una concessione anche sull'isola della Manica di Alderney), ora la commissione ha deciso anche di multare l'operatore per "gravi carenze", in particolare nella mancata applicazione di sufficienti misure anti-riciclaggio e responsabilità sociale.
Sono emersi casi particolarmente gravi, a seguito di un'indagine approfondita della commissione che ha ravvisato scarsa tutela nei confronti dei players.
Un utente ha rischiato in un solo giorno 2 milioni di sterline e non gli è stata richiesta la fonte e provenienza dei fondi depositati. La licenza in Gran Bretagna rimane quindi sospesa (dopo il provvedimento di febbraio).
Triplebet ha affermato di aver implementato tutte le misure a tutela dei giocatori, seguendo le raccomandazioni della Gambling Commission in questi mesi.
Il sito fino all'anno scorso, con la licenza di Alderney (la stessa che avrebbe dovuto vigilare su Full Tilt nel periodo pre Black Friday), accettava gioco anche da giocatori residenti in mercati europei regolamentati (come l'Italia). In seguito sospese questo tipo di operazioni offshore e chiuse diversi conti (era già stata aperta l'inchiesta nel Regno Unito).
L'indagine è partita nell'agosto del 2018 e la Commissione ha dichiarato che le indagini hanno riscontrato gravi carenze nell'approccio di Triplebet al riciclaggio di denaro, al monitoraggio delle relazioni commerciali e ai controlli di necessaria diligenza da parte dei membri dei sindacati dei giochi d'azzardo.
La commissione ha affermato che uno dei principali clienti di Triplebet era proprio un sindacato di scommettitori. Facciamo un passo indietro: cos'è un sindacato nel betting? Sono associazioni che vedono collaborare migliaia di gamblers che costituiscono un unico fondo gestito da poche persone. Come se fosse un fondo di investimento, solo che invece di investire in azioni o imprese, scommettono su alcuni eventi.
Questo sindacato di scommettitori - finito nell'inchiesta della commissione britannica - era controllato da un giocatore professionista "che aveva anche un interesse nella stessa Triplebet". La Commissione ha affermato che per un periodo di 18 mesi (da novembre 2016) il sindacato ha abbinato scommesse in Exchange su Matchbook per oltre 55 milioni di dollari (circa 50 milioni di euro) "senza alcuna valutazione del rischio documentata".
C'è stato anche il caso di un giocatore che si è registrato, ha giocato e nello stesso giorno si è auto-escluso. Dopo 6 mesi è tornato attivo sulla piattaforma: ha giocato per 10 ore al giorno per diversi giorni consecutivi, ha perso una considerevole somma prima di autoescludersi di nuovo ma "senza che si verificasse alcun monitoraggio o iterazione" con i responsabili di Matchbook.
L'amministratore delegato della Gambling Commissio, Neil McArthur ha dichiarato: "Abbiamo ripetutamente chiarito che gli operatori devono mettere la protezione dei giocatori in primo piano nelle loro attività e garantire che attuino efficaci processi antiriciclaggio".
"Non esiteremo a utilizzare i nostri poteri regolatori, inclusa la sospensione e la revoca delle licenze, se fossimo costretti a farlo per proteggere i consumatori e il pubblico dai danni connessi al gioco d'azzardo. Tutti gli operatori devono imparare la lezione da questo caso e non solo, anche dagli altri nostri casi di applicazione".
Da gennaio la commissione ha sospeso le licenze operative di Stakers Limited, la casa madre di MoPlay Addison Global Limited e International Multi-Media Entertainments Limited.
Un portavoce di Triplebet ha espresso soddisfazione per la conclusione della revisione della Commissione sui giochi d'azzardo: "Grazie alla collaborazione con i consulenti esperti in materia di compliance (che abbiamo ingaggiato a metà dello scorso anno) e, nonostante l'impatto di Covid-19 sul nostro settore, abbiamo già implementato tutte le raccomandazioni della Commissione". La licenza però rimane ancora sospesa.