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Scommesse: Premier League, bookmakers rinunciano alle sponsorship? In Spagna pronte limitazioni pubblicità. Matchbook: sospesa la licenza UK

Hot news oggi sul mondo delle scommesse e dei bookmakers. Iniziamo con una notizia che arriva d’ oltre Manica per finire in Germania con il nuovo trattato sulla legalizzazione del gioco online tedesco.

Matchbook: sospesa la licenza dell’exchange in UK

La Gambling Commission britannica ha deciso di sospendere – in maniera temporanea – la licenza di Triplebet, società che controlla i diritti di Matchbook, una delle più importanti piattaforme di betting exchange mondiale (non raggiungibile in Italia, non ha una regolare concessione dei Monopoli).

C’è molta apprensione per i fondi dei giocatori anche se la società ha tranquillizzato tutti.

Con un comunicato sul sito di Matchbook, l’operatore ha minimizzato l’accaduto annunciando che “per un breve periodo di tempo chiuderemo” per tutte le attività riguardo il betting e il casinò in Gran Bretagna.

Rimangono attive le attività del business internazionale: la piattaforma opera sotto l’ente regolatore di Alderney (lo stesso che avrebbe dovuto vigilare sulla prima gestione di Full Tilt Poker).

La Commissione britannica contesta la violazione della sezione 118 del Gambling act 2005, quando “la licenza è esercitata con attività incompatibili con la finalità della licenza stessa”.

La risposta di Triplebet è chiara: accetta le decisioni della commissione e promette l’introduzione di “nuove policies”. In particolare Matchbook, attraverso la licenza di Alderney (sempre attiva) accettava gioco da players provenienti da diversi mercati (anche regolamentati). Bisogna capire se è stata questa l’irregolarità ravvisata dalla GCUK (Gambling commission britannica).

 

Spagna: arriva la legge sulle limitazioni alla pubblicità, spot solo dall’1 alle 5 di notte

Il 28 febbraio il ban della pubblicità in Spagna sarà approvato con un decreto legge: il testo non appare “talebano” come quello italiano che è stato comunque raggirato da parecchi operatori negli stadi ed in televisione. Il divieto sarà non assoluto, per essere in linea con la normativa europea.

In Spagna saranno diverse le limitazioni, in particolare in tv e nelle radio. Sarà consentita però una “finestra pubblicitaria” che va dall’1 alle 5 di notte. Fino all’alba saranno quindi ammessi gli spot televisivi.

Saranno inoltre registrate tutte le transazioni finanziarie dei consumatori che saranno archiviate in un registro per monitorare i giocatori problematici. Dovrebbe essere anche istituito una commissione per tutti i bookmakers per decidere come finanziarie un progetto di recupero dei giocatori a rischio da parte del servizio sanitario spagnolo.

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Premier League: rinuncia volontaria alle sponsorizzazioni sulle magliette?

Sempre in materia di pubblicità, in Gran Bretagna, i bookmakers – secondo quanto riporta la BBC – starebbero pensando di rinunciare volontariamente alle sponsorizzazioni delle squadre di calcio in Premier League e nelle leghe minori.

In particolare la metà dei club di Premier League ha sulle maglie un brand di un bookmaker mentre in Championship addirittura sono 17 su 24 le squadre sponsorizzate. Potrebbe essere una mossa politica intelligente da parte delle società di scommesse, considerando il vento “poco amichevole” che sta spirando nel gambling in UK in questo momento. Il Governo ha deciso che da aprile entrerà in vigore il divieto per l’uso delle carte di credito sui siti di gioco d’azzardo online. Una vera mazzata per l’industria del betting britannica.

Questo probabile passo indietro dei bookmakers riguardo alle sponsorizzazioni potrebbe stemperare la tensione che c’è in questo momento nel mondo delle scommesse e dei casinò. La percezione dell’opinione pubblica è sempre più negativa, nonostante la grande tradizione britannica nel settore (è un fatto quasi culturale).

La causa principale è il numero crescente di gamblers problematici.

I bookmakers rinuncerebbero alle sponsorship nello sport anche per proteggere i soggetti più esposti e vulnerabili come gli adolescenti ed i minori in generale.

Brigid Simmonds, presidente di “The Betting and Gaming Council (BGC)”, associazione che rappresenta il 90% dei brand del betting e del gaming, in un’audizione alla camera dei Lords, ha promesso e dichiarato che l’industria è in procinto di ridurre l’85% dell’esposizione in televisione dei marchi di betting.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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