Vai al contenuto
full tilt

Clamoroso: il field di Full Tilt verrà assorbito da PokerStars! La sede di Dublino verso la chiusura?

Nella vecchia gestione, la filosofia da parte di Isai Scheinberg è sempre stata quella di non dividere la liquidità di PokerStars ma di rafforzarla, proprio quando altri network decidevano di dividersi.  Per questo motivo, dopo l'acquisto "forzoso" di Full Tilt, la red room fu stata costretta ad uscire da alcuni mercati regolamentati, come quello francese, per non danneggiare il field di PokerStars.fr.In Italia non fu accettato più gioco da Fulltilt.net.

Inoltre FT è stata relegata ad un ruolo sempre più marginale anche sul dot com, nonostante gli ingenti investimenti iniziali di rilancio con gli ingaggi di Isildur1, Gus Hansen e Tom Dwan. L’illusione è durata un paio d’anni scarsi.

David Baazov sembra aver tenuto a mente le regole dettate dalla precedente proprietà e, secondo indiscrezioni, avrebbe ordinato di fondare il field di Full Tilt con quello di Stars. In questo modo si avrà un'unica liquidità unica. In poche parole, PokerStars assorbirà Full Tilt.

full tilt-pubblicita
Una vecchia pubblicità di Full Tilt

L'operazione dovrebbe vedere la luce nelle prossime 6 settimane, così sostiene PokerTube.

Dopo l'ultima rivoluzione estiva, FT è sprofondata: mentre scriviamo sono online 500 giocatori nei giochi cash.

Secondo i dati di PokerScout, il picco giornaliero è di 1.450, con una media settimanale di 850 presenze ai tavoli. Il traffico è minore (e non di poco) rispetto a PokerStars in Italia, Spagna e Francia.

PokerStars.com può contare su una media di 17.500 posti occupati ai tavoli di cash game con un picco nelle ultime 24 ore di 33.549 solo ai tavoli cash.

Di fatto, con questa mossa, se sarà confermata, il prestigioso marchio Full Tilt sparisce dal mondo del poker.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

La notizia terribile è che, molto probabilmente, ci sarà una rivoluzione all'interno di Rational Group con parecchi tagli del personale nella sede di Dublino. D'altronde FT è sempre stata la patria dei giocatori high roller ed ora, con la nuova politica di Amaya, l'interesse è quello della chiusura. Fine del sogno? Molto probabilmente si.

La sede irlandese può contare sulla forza lavoro di oltre 300 dipendenti e a seguito del crollo delle azioni e del tentativo di scalata dello stesso David Baazov nei confronti di Amaya, oramai si taglia dove si può tagliare. Purtroppo stanno prevalendo le logiche di Wall Street su tutto il resto.

full-tilt
Jennifer Harman protagonista in un vecchio spot

Con il passare degli anni FT è stata relegata ad un ruolo secondario anche negli high stakes, vero punto di forza del network. Le conseguenze sono state tangibili: al momento la red room è all'undicesimo posto nella classifica del cash game mondiale, lontana anni luce dal sogno (finito in frantumi) di Howard Lederer e Chris Ferguson quando Full Tilt era la seconda room sulla terra, diretta concorrente proprio di PokerStars. Sappiamo che quel successo era stato dopato, considerando l'uso illecito dei fondi dei players per investimenti marketing folli che venivano pianificati proprio da Dublino e che hanno comportato un crack finanziario a seguito del black friday.

David Baazov sembra intenzionato quindi a chiudere la red room e tagliare la costosa e storica sede storica di Dublino che era sopravvissuta alla gravissima crisi di 5 anni fa. La casa degli high stakes rischia di rimanere nei libri di storia e fare la fine di nobili decadute come Paradise Poker.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI