La Commissione Europea ha annunciato che 19 paesi membri dello Spazio Economico Europeo (SEE) hanno firmato un accordo di cooperazione per la regolamentazione del gioco online. L'obiettivo è quello di uniformare la normativa tra tutti gli stati europei nel gambling su internet.
La politica della Commissione, in materia di gioco d’azzardo, è sempre stata quella di rispettare l'indipendenza dei paesi dell'Unione che dovranno però non violare i principi contenuti e previsti nei Trattati Europei.
Ma i commissari, negli ultimi anni, hanno sollecitato i governi al dialogo e alla cooperazione per arrivare ad avere un nucleo di norme comuni a tutela dei consumatori nell'online. Nel 2012, la Commissione aveva pubblicato un documento (Libro Verde) al termine di una complessa ricerca.
Non tutti i 28 stati dell'Unione Europea hanno sottoscritto il nuovo accordo. Non c'è un elenco ufficiale ancora definito e pubblico dei Governi che hanno aderito.
L'unica cosa certa è il ruolo attivo esercitato dal governo maltese, con Malta Gaming Authority (MGA) tra i firmatari e promotori dell'iniziativa che assume un significato politico non secondario.
Gli enti regolatori firmatari coopereranno per uniformare le procedure di gara, per lo scambio e la verifica di informazioni, la condivisione di competenze tecniche e il controllo e il rispetto delle leggi nazionali, in particolare per la protezione dei consumatori, la prevenzione di riciclaggio di denaro e le frodi. Particolare attenzione anche al fenomeno delle scommesse sugli eventi sportivi truccati.
Una delle finalità è quella di snellire i costi amministrativi per le società dell'e-gaming che devono affrontare procedure diverse in ogni mercato. In una relazione emerge che in Francia, Italia e Spagna, i mercati regolamentati sono controllati solo dai grandi operatori, a causa anche di queste costose procedure.
"Incoraggiamo le autorità a tagliare gli inutili costi amministrativi che rendono l'offerta regolamentata meno competitiva rispetto a quella non regolamentata" ha dichiarato Maarten Haijer, Segretario Generale dell'European Gaming and Betting Association (EGBA).
Lo snellimento delle procedure può essere un ulteriore incentivo per indurre le società ad aderire all'offerta legale.
L'ente regolatore maltese (MGA), ad esempio, ha proposto al proprio governo una modifica: al momento esistono 4 tipi di licenze, l'obiettivo è quello di ridurre il numero a 2 tipologie e rilasciare le licenze in un arco di tempo più breve.
Troppo presto per cantare vittoria per una equa e giusta uniformità normativa all'interno dell'Unione (anche se tutti i Governi manterranno la loro indipendenza) per il gioco online, ma con questo accordo di cooperazione si è decisamente girato pagina. Il mercato unico rimane un'utopia ma è stato compiuto un piccolo ma deciso passo verso una futura armonizzazione.