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Francia: i tornei crescono del 21% e superano il cash game. Spiragli per la liquidità UE?

Nel terzo trimestre, il poker online ha fatto registrare un bello scivolone in Francia: le revenues sono crollate, rispetto allo stesso periodo del 2014, complice una caduta verticale nell'action del cash game, a tal punto che i profitti derivanti dai torunaments hanno messo la freccia e, per la prima volta, sono più alti del cash. La stessa cosa era capitata in Italia l'anno scorso con l'avvento degli Spin and Go. Ma il titolo lo meritano l'incremento significativo dei tornei, mentre per il resto è un disastro su tutta la linea.

L'ARJEL ha divulgato dati eloquenti: il turnover ai tavoli di cash game è diminuito da 1.040.000.000€ a 832.000.000€, con un passo indietro di oltre il 20%. E questo effetto negativo si è riflesso sulle revenues.

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Le fees dei tornei invece sono aumentate da 354 milioni a 429 milioni, con un incremento del 21%.

Il fatturato degli MTT e Sit and Go ora rappresenta il 51,6% di quello totale. Le revenues lorde sono 31 milioni rispetto ai 22,9 milioni del cash game.

Il sorpasso dei tornei è dovuto essenzialmente a due fattori: la tassazione sproporzionata nel cash game (viene applicata sul pot e non sulla rake lorda come in Italia, Gran Bretagna e tutti i mercati regolamentati) e la popolarità incredibile riscontrata tra gli appassionati per gli Espresso di Winamax e gli Spin and Go di PokerStars.

L'aumento dei ricavi nei tornei non sono stati sufficienti a compensare le mancate entrate derivanti dal cash. I ricavi lordi degli operatori sono infatti in calo del 5%.

Per quanto riguarda il numero di giocatori attivi settimanali, si è passati da 233.000 a 223.000.

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I players di cash diminuiscono del 18% mentre i reg degli MTT solo dell'1%.

Il presidente dell'ARJEL Charles Coppolani ha fatto sapere di essere intenzionato ad introdurre nuovi giochi a breve per allargare l'offerta nel cash. Coppolani proporrà al Ministro dell'Economia una modifica del sistema di tassazione (con l'applicazione delle aliquote sul rake lordo, come in Italia).

Stesso discorso per la liquidità comune con altri Stati (nostro paese e Spagna): Coppolani è favorevole ma tutte queste modifiche proposte non sono state incluse nel disegno legge sul Digitale. Il Ministro al Bilancio Christain Eckert ha partecipato ad una conferenza tra l'ARJEL e gli operatori ed ha promesso che le novità potrebbero essere incluse nell'agenda del Governo a tempo debito. La classica promessa fumosa? L'unica certezza è che nel nuovo disegno legge non vi è traccia del poker e, senza un intervento legislativo, il settore in Francia difficilmente riuscirà a recuperare. Eppure Eckert si è detto favorevole all'apertura della Francia con altri paesi europei (Italia in primis): si spera che il Ministro alla fine riesca ad imporre le proprie ragioni, ma non sarà una passeggiata.

Il problema è essenzialmente politico con l'opposizione in Parlamento del Partito Socialista e di altri schieramenti, contrari all'introduzione di nuovi giochi nell'online. Per questo la strada si fa in salita per le rooms transalpine.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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