Vai al contenuto

Lodden e Hovoid tartassati dal fisco: addio Norvegia!

johnny-loddenJohnny Lodden è uscito allo scoperto ed ha attaccato duramente il governo norvegese: il poker live è ritenuto illegale nel suo paese d'origine e la situazione è preoccupante. I club sono controllati dalla mafia locale mentre il campionato nazionale, il Norwegian Championship, a marzo è traslocato a Dublino, in Irlanda, al fine di evitare denunce ed altri problemi legali.

Il problema principale è però un altro per i pokeristi: i giocatori sono tenuti a versare il 50% dei propri guadagni al fisco. Ed è difficile riuscire a detrarre i costi sostenuti e le perdite connesse all'attività. L’Agenzia delle Entrate non fa sconti e mantiene le maglie molto strette sulle deduzioni fiscali.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Il Professional Poker Player è una figura in via di estinzione a Oslo e dintorni. All'EPT Grand Final a Montecarlo, Lodden è arrivato terzo guadagnando 467.000 euro ma lascerà  la metà dei propri guadagni al Governo (se è fortunato potrà detrarre il buy-in di 10.000 euro). Il player di PokerStars ha già annunciato che giocherà pochi eventi alle WSOP perché non è conveniente per i giocatori scandinavi giocare negli States (in base ad un accordo bilaterale fiscale tra USA e Norvegia).

Lodden sta pensando di lasciare la Scandinavia ma ha ancora parecchi arretrati da pagare al fisco. Chi non ci ha pensato due volte a volare via da Oslo è Andreas Hoivold (vincitore dell'EPT di Dortmund del 2007) che si è trasferito a Las Vegas pochi giorni fa: "è dura lasciare amici e famiglia ma in Norvegia non è possibile fare il professionista nel poker". Hoivoid è però obbligato a vincere e guadagnare il più possibile: deve ancora pagare all'erario norvegese ben 4 anni di arretrati di tasse.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI