Vai al contenuto

Poker live: le notti 'folli' vissute nei circoli romani

poker-live-romaIl mondo del poker "clandestino" romano è stato raccontato da Fabio Tonacci stamani su Repubblica: si parte da una serata in un circolo della capitale vicino a Piazza Venezia, dove è in corso un torneo di texas hold'em live con un "montepremi da 100.000 euro in contanti". L'evento ha un successo strepitoso, con 22 tavoli tutti occupati, ben 226 giocatori iscritti.

Il giornalista di Repubblica ha scelto un titolo forte per la sua inchiesta: "Le notti folli del poker clandestino, a caccia della ricchezza esentasse". Il quotidiano denuncia il fenomeno del "boom delle sale illegali mascherate da circoli culturali". Descrive inoltre l'esistenza di questa "ipotetica sala da biliardo" dove però in realtà di tavoli da biliardo non ce n'è neanche l'ombra. 

Sono dai 15 ai 20 i circoli romani operativi (due sono stati chiusi a dicembre) e in una semplice serata si può anche trovare un torneo con garantito da 200.000 euro (come pubblicizza un volantino presente in sala). 

In Italia – secondo Repubblica - sono attivi circa 200 poker club privati ed in alcuni di essi si gioca tranquillamente a poker cash game (pratica vietata esplicitamente dal codice penale e non solo), come nel circolo oggetto dell'inchiesta. Nel nostro paese sono circa 3 milioni di appassionati di texas hold'em (3,8 gli italiani che hanno giocato almeno una volta) mentre il poker ed i casinò online rappresentano solo il 3% del mercato complessivo, se consideriamo i ricavi.

I tornei vengono pubblicizzati attraverso i social network o per sms in codice, dove viene descritta anche la struttura dell'evento. 

In questo articolo-denuncia però c'è un errore di fondo che è importante chiarire: si evidenzia l'illegittimità dei circoli, in base alla Circolare del Viminale del 2009 che però ha un valore legale relativo, nel senso che è una direttiva dell'ex Ministro degli Interni Roberto Maroni a tutte le questure di Italia. Ha quindi una valenza 'interna' ma dinanzi ad un tribunale penale non può essere presa come riferimento. 

Fabio Tonacci scrive che "...la differenza sta nella legge, ma qui la circolare del Viminale gode dello stesso rispetto di una coppia di sei". In realtà a ritenere illegittimo (sotto il profilo del diritto amministrativo) un circolo non autorizzato da AAMS è l'articolo 24 della legge "Comunitaria" del 2009. Ma tale norma non prevede sanzioni sotto il profilo penale. 

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Il reato di gioco d'azzardo è contemplato dall'articolo 718 del codice ma la giurisprudenza nell'interpretazione della norma, nella maggior parte dei casi, si è rivelata propensa a non riconoscere l'illegittimità della condotta (si è espressa in tal senso anche la Cassazione) per quanto concerne tornei freezout senza rebuy. In altre parole, l'orientamento maggioritario è favorevole ai circoli per quanto riguarda i tornei di poker sportivo (se la struttura è di un certo tipo). In conclusione, sarebbe necessaria una disciplina perché il fenomeno è in espansione e rimane in una zona d'incertezza ma nonostante questo, per l'autore dell'articolo rimangono "bische clandestine".  Consideriamo che il cash game live è una pratica illegale a tutti gli effetti.

Ritornando all'inchiesta, il giornalista di Repubblica racconta che sono seduti ai tavoli pensionati, manager, giocatori professionisti, universitari, avvocati e massaie. Tra di loro c'è anche Mario Adinolfi che viene eliminato.  I players out si sfogano - racconta Tonacci - alle slot machines o a qualche partita di cash game (stack minimo 70 euro, tetto massimo 200). 

Il giornalista di Repubblica cerca di spiegare come fanno i circoli a garantire montepremi settimanali così alti: "con un paio di trucchi. Si aumentano per esempio i giorni delle qualificazioni prima della finale, permettendo ai giocatori eliminati di potersi iscrivere più volte pagando la quota d'ingresso (in questo caso il rebuy è vietato per legge, ndr). Così si aumentano gli incassi. Ci sono i tavoli cash dove si gioca con soldi veri e obbligatoriamente si lascia al croupier un decimo di ogni piatto (con dei limiti massimi di 7-10 euro). E dove non si può abbandonare la partita prima di un'ora".

Il giornale inoltre denuncia che i 30 giocatori che sono andati a premio tornano "a casa con un pò di bigliettoni in tasca. Tutti soldi in contanti, non registrati da nessuna parte". Un aspetto in più per considerare quanto sia necessaria una disciplina effettiva del settore: sono in vigore addirittura due leggi che prevedono un regolamento attuativo, ma come viene sottolineato anche nell'articolo, le autorità non sono intenzionate al momento a compiere questo passo che sarebbe essenziale per garantire la sicurezza dei giocatori, l'ordine pubblico ed anche per ragioni fiscali.

Esprimi la tua opinione sul nostro forum, sui recenti servizi delle "Iene" e di Repubblica in merito al poker live italiano!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI